Iniziano ad arrivare i primi esisti delle lavorazioni delle pratiche per l’assegno di inclusione, sussidio che avrebbe dovuto sostituire il tanto criticato reddito di cittadinanza, e arrivano anche le prime massacranti delusioni per chi, certo che avrebbe continuato a percepire un sussidio per cercare di vivere con un minimo di dignità, si è visto la pratica respinta.
Ma cosa sta succedendo? Il governo Meloni aveva garantito ai non occupabili (così venivano indicati coloro impossibilitati al lavoro), ai disabili, a chi ha nel nucleo famigliari minori a carico e si trova senza reddito, un sussidio minimo di 480€ mensili (ossia quasi 6000 euro annui). Invece, molte domande sono state misteriosamente respinte per mancanza di requisiti isee.
Una nostra lettrice ci scrive “sono separata e ho tre figli, due minorenni e una disabile, io stessa sono disabile, il mio ISEE è di 4400 euro e la domanda respinta perché ‘non soddisfa i requisiti ISEE’. L’INPS scarica la colpa sul ministero, il ministero non risponde….
Cosa devo fare? Andare a rubare? Perché per me il lavoro non esiste! Nessuno assume una donna di 50anni disabile con tre figli.”