“Su una popolazione carceraria di centinaia di detenuti, nei casi più critici, soltanto poche decine di persone hanno la possibilità di accedere ad un corso di formazione, di essere impegnate durante la giornata, ma soprattutto di avere una nuova opportunità per riprendere in mano la propria vita e riabilitarsi, di reinserirsi nella società grazie a un impiego”. Così l’assessora del Lavoro Desirè Manca commenta il quadro relativo alla formazione nelle carceri sarde emerso questa sera durante l’incontro organizzato dall’esponente della Giunta con la Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Irene Testa, e i Garanti degli istituti penitenziari di tutti i territori della Sardegna.
Al centro di questo primo incontro, tenutosi a Cagliari, le gravi criticità relative all’inadeguatezza degli spazi, alla carenza di personale e alla carenza di medici. “Non tutti nasciamo con le stesse condizioni di partenza – ha sottolineato l’assessora – e siamo consapevoli che troppo spesso le azioni criminose sono legate in qualche maniera ai contesti sociali di cui alcuni detenuti hanno sempre fatto parte, dove povertà e sofferenza si intrecciano con la criminalità. Compito delle istituzioni è quello di consentire a chi sta scontando una pena di avere la possibilità di costruire il proprio percorso di rientro nella società, di lasciare una strada fatta di buio per immettersi in un sentiero di luce.
In quest’ottica ho voluto incontrare oggi i Garanti dei detenuti per un proficuo confronto, e grazie al loro prezioso contributo iniziare ad affrontare una dopo l’altra tutte le problematiche che impediscono al sistema di formazione di funzionare a regime anche all’interno degli istituti penitenziari, un luogo che ospita chi ne ha davvero bisogno”.