Un attentato incendiario è stato messo a segno nella notte tra lunedì e martedì contro un escavatore della ditta di Vicenza che esegue i lavori per la realizzazione della ditta di Cumbidanovu, a Orgosolo.
La notizia, tenuta riservata per qualche giorno, è trapelata soltanto oggi, quando i proprietari del mezzo hanno denunciato l’attentato alla caserma dei carabinieri, che hanno avviato le indagini.
Non ci sono dubbi sul fatto che si sia trattato di un atto doloso: i militari hanno sequestrato una grande pietra utilizzata dai malviventi per mandare in frantumi l’abitacolo del mezzo su cui hanno inserito del liquido infiammabile prima di dare fuoco e distruggere completamente l’escavatore.
Si tratta del secondo attentato ai danni di una delle ditte appaltatrici dei lavori nella diga. Nel 2018 un altro incendio aveva distrutto gli uffici della direzione dei lavori nel cantiere infinito, in qual caso perché erano stati fermati i lavori in seguito a un contenzioso con la ditta appaltatrice.
I lavori erano ripartiti soltanto l’estate scorsa. La costruzione della diga di Orgosolo era iniziata nel 1989 per la realizzazione di un invaso di11milioni di metri cubi d’acqua, utili per l’approvvigionamento dei territori di Nuoro, Orgosolo, Oliena, Dorgali, Lula e Orune. Un’opera fondamentale specie in periodi di siccità come questo, ma che tra contenziosi, danneggiamenti, calamità naturali (nel 2013 fu danneggiato dal Cicone Cleopatra) e difficoltà a reperire risorse, non è ancora approdato alla conclusione dei lavori.