Anche ad agosto la Galleria comunale d’Arte di Cagliari propone numerose iniziative dedicate ai più piccoli e agli adulti, in collaborazione con Orientare srl e Casa Falconieri. Si potrà stampare la propria opera con un vero torchio, scoprire i tesori librari custoditi nella Biblioteca o incontrare l’artista Gabriella Locci, per scoprire insieme a lei come nasce un’opera d’arte. Non solo mostre, perché la Galleria comunale custodisce molti capolavori dell’arte sarda e italiana del ‘900 e mostre temporanee dei principali artisti contemporanei. Inoltre, apertura straordinaria fino alle 23 mercoledì 7.
Si inizia dunque venerdì 2 dalle ore 17 alle ore 19.30 con “Un mare di pesci”, laboratorio di incisione per bambini dai 7 ai 10 anni a cura di Casa Falconieri. Ai piccoli partecipanti verrà insegnata la tecnica della puntasecca e, con il supporto dell’artista Gabriella Locci, stamperanno con il torchio professionale i loro elaborati. Al termine dell’incontro, la matrice e la stampa prodotte saranno consegnate a ciascun bambino. A causa del numero di posti limitato a 10 partecipanti, è necessaria la prenotazione tramite il sito dei Musei Civici: https://sistemamuseale.
Mercoledì 7 agosto apertura straordinaria fino a notte per la Galleria comunale ma anche per il Palazzo di Città, che ospita la retrospettiva fotografica dedicata al grande Robert Capa, e per il museo “Cardu” di arte siamese. Per l’occasione i tre musei resteranno aperti con orario continuato dalle 10 alle 23.
Mercoledì 21 agosto dalle 10.30 nella Biblioteca della Galleria comunale si terrà un laboratorio di letture a tema artistico dedicato ai bambini dai 3 ai 5 anni accompagnati da un adulto. I bambini ascolteranno insieme la lettura di uno dei libri della Biblioteca, cui seguirà una parte creativa. Altro laboratorio giovedì 22 nella Biblioteca della Galleria comunale dalle 10.30, questa volta rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni che sperimenteranno nuove forme d’arte.
Venerdì 30 agosto, dalle ore 18 alle ore 20, alla Galleria Comunale si terrà l’Incontro con l’Artista: com’è nata l’opera “È rosso sotto e sopra l’acqua”; all’interno della propria mostra personale Bisus: la Memoria e l’ombra del Tempo, Gabriella Locci sarà protagonista di un incontro, coadiuvato dalla proiezione di immagini, sulla tematica dell’opera in acqua e del coinvolgimento delle persone nelle azioni performative. Le azioni sono relative soprattutto alle performances del 2020 realizzate per i 250 anni di Calasetta. In occasione di questo incontro, l’artista farà omaggio, alle prime 10 persone, di un’opera realizzata per la performance “Segni minimi nello spazio del tempo”. Queste opere appartengono alla serie di 250 moduli di cemento segnati da tagli, impronte di dita, ombre, rilievi, interventi minimi di colore, oro. Sono tutte differenti, sono firmate e portano il numero di serie. Prenotazioni tramite il sito dei Musei Civici: https://sistemamuseale.
Non solo laboratori. La Galleria comunale d’Arte di Cagliari è uno straordinario museo cittadino che custodisce importanti opere di alcuni tra i principali artisti italiani del ‘900 e una delle più complete collezioni degli artisti sardi. Periodicamente ospita mostre temporanee come Bisus: la Memoria e l’ombra del Tempo personale di Gabriella Locci, a cura di Olga Scotto di Vettimo, visitabile fino al 3 novembre. Il percorso espositivo è concepito come un focus sugli ultimi quindici anni di sperimentazione e comprende xilografie, tecniche calcografiche e pitture, all’interno di uno spazio, quello della Sala centrale della Galleria Comunale d’Arte, che ospita ciclicamente diversi artisti.
Nella sala si trovano tre grandi opere che dominano, accolgono e intessono uno stretto dialogo con lo spazio che viene trasformato in una grande installazione. A queste si accompagnano opere piccole che continuano in maniera puntuale tutto il discorso sulla Memoria, sul Tempo e sulla visionarietà (Bisus). La sala espositiva, apparentemente articolata su due spazi, trova la sua unità anche attraverso il pavimento dove un ovale di moquette nera crea la comunicazione.
La mostra è arricchita dalla presenza di un video che racconta la concezione del rapporto tra opera e spazio che è alla base dell’opera “È rosso sotto e sopra l’acqua”, realizzato quando l’opera è stata “messa in mare” perché simulasse un viaggio simbolico.