Il Tribunale di Avellino ha emesso una sentenza significativa nel contesto di un procedimento penale riguardante vari imputati accusati di reati fiscali nel processo “Aias”.
L’udienza, presieduta dal giudice monocratico Dott. Fabrizio Ciccone, ha visto l’intervento del Pubblico Ministero Dott.ssa Monique Carotenuto. Il verdetto ha portato a una serie di assoluzioni, così come a due condanne con pena sospesa. Tra gli imputati assolti per non aver commesso il fatto, figurano: Gerardo Bilotta, Luca Catallo, Carmela Fucci, Carmine Prezioso, Marco Prezioso, Massimo Prezioso e Ivan Ramora.
Il tribunale ha ritenuto che non vi fossero prove sufficienti a dimostrare la colpevolezza di queste persone in relazione ai reati fiscali loro contestati. In particolare, Massimo Prezioso è stato assolto da tutte le accuse a suo carico, in quanto il giudice ha riconosciuto la mancanza di elementi di prova che ne dimostrassero la responsabilità. L’indagine è stata avviata dall’ex procuratore aggiunto di Avellino, Vincenzo D’Onofrio. I difensori coinvolti sono Quirini Iorio, Gianluca Spera, Dario Cierzo, Palmira Nigro, Giovanni Caso, Giovanni Antonio Cillo, Guglielmo Scarlato.
D’altro canto, il Tribunale ha condannato Carmine Prezioso a un anno e cinque mesi di reclusione per reati fiscali unificati. Anche Marco Prezioso è stato condannato, con una pena di un anno e due mesi. In entrambi i casi, la pena è stata sospesa, il che significa che non dovranno scontare la detenzione a meno di ulteriori violazioni della legge. Le condanne, tuttavia, prevedono anche ulteriori sanzioni: Carmine e Marco Prezioso sono stati interdetti dagli uffici direttivi di imprese per un periodo di un anno e sei mesi. Per lo stesso periodo, è stata loro preclusa la possibilità di contrattare con la Pubblica Amministrazione. Il tribunale ha inoltre disposto la confisca di beni della società “HS Soluzioni S.r.l.” fino a un valore di 38.610,42 euro. In caso di indisponibilità dei beni della società, la confisca verrà eseguita sugli eventuali beni personali di Marco Prezioso.
L’inchiesta principale sull’Aias è stata avviata nel maggio 2017, a seguito di una segnalazione del nucleo speciale di polizia valutaria di Roma riguardo a operazioni finanziarie sospette da parte di alcune società e associazioni onlus.