Aviaria a Cagliari, animalista scavalcò cancello del parco di Monte Urpinu: denunciato Enrico Rizzi

Fu una mattanza di volatili, quella che avvenne al parco di Monte Urpinu a Cagliari, dove oltre 200 tra pavoni, anatre e oche, furono abbattuti dopo che la Asl verificò la presenza del virus dell’aviaria.

Nell’oasi naturalistica cagliaritana, l’allarme era scattato a seguito della segnalazione di una specialista del Comune che aveva sollecitato l’intervento del servizio veterinario a seguito della morte sospetta di alcuni pavoni.

L’intervento della Asl e dell’Istituto zooprofilattico dell’Università di Sassari certificò la presenza del virus e stabilito una serie di misure di sicurezza per evitare il contagio ulteriore.

Iniziò una dura protesta durata più di un mese, con il blocco dei cancelli di Monte Urpinu e con decine di azioni di protesta.

Tra i tanti partecipanti, arrivò in Sardegna anche Enrico Rizzi, noto sui social per le sue battaglie in tutta Italia in difesa degli animali, e altri attivisti giunti da oltre Tirreno.

Insieme a un altro manifestante, Rizzi scavalcò il cancello di via Leo, oggi la denuncia presnetata dalle forze dell’ordine che hanno notificato all’animalista la denuncia.

A spiegare la vicenda è proprio Enrico Rizzi che sui social ha pubblicato, oggi sabato 21 ottobre un video.

L’uccisione degli uccelli scatenò numerose polemiche e proteste e il 15 novembre 2022 durante la seduta del consiglio comune di Cagliari il sindaco del capoluogo di Regione, Paolo Truzzu in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere comunale di minoranza Matteo Massa nello spiegare le ragioni che hanno portato l’amministrazione comunale ad adottare la chiusura del Parco di Monte Urpinu a seguito della conferma di un caso positivo di aviaria tra i volatili presenti nel parco.

In quell’occasione il sindaco Truzzu affermò, forse per giustificare l’abbattimento di oltre 200 uccelli, che a inizio 2020 durante la pandemia di covid 19 avesse contratto l’aviaria specificando erroneamente il codice del virus della suina.

Nelle settimane successive dopo aver verificato i dati ufficiali dell’organizzazione Mondiale della Sanità, era stato riscontrato che in Italia i casi di aviaria nell’uomo non erano presenti tra il 2003 e il 2022. Inoltre anche  l’addetta stampa dell’Azienda Ospedaliera del Brotzu confermò che non vi erano stati casi di aviari tra gli umani negli ultimi 5 anni.

Questa vicenda scatenò proteste contro Paolo Truzzu, con azioni di protesta sotto il palazzo comunale, volantinaggi, affissioni e altre azioni.

 

 

 

 

 

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