Azione diretta al Food & Science Festival: antispeciste interrompono conferenza di Levoni

Nel pomeriggio di domenica 19 maggio quattro attiviste nonviolente del Controfestival Antispecista “No Food – No Science” hanno interrotto l’evento organizzato da Levoni, “Il suino mantovano: un racconto millenario di alimentazione e cultura”, per contestare lo sfruttamento di animali nell’industria alimentare. Lo hanno fatto versando a terra della tempera verde e dipingendosi le mani di rosso, dichiarando che Levoni e gli altri sponsor del Festival Food & Science “si stanno lavando la faccia di verde quando hanno le mani sporche di sangue” per evidenziare il greenwashing del festival e la necessità etica e politica di opporsi ad aziende che legittimano questo sistema alimentare ingiusto e insostenibile.

Già nella giornata di venerdì 17 avevano interrotto l’inaugurazione del Festival al Teatro Bibiena alla presenza di Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e anche sabato 18 avevano attaccato articoli scientifici sul banchetto dell’info point in Piazza delle Erbe per fare divulgazione scientifica su come la zootecnia influisce sulla crisi climatica, riguardo l’utilizzo sconsiderato del suolo e delle risorse idriche, le emissioni di metano e di ammoniaca, e lo sfruttamento degli animali non umani.

Le attiviste dal palco hanno riportato i preoccupanti dati riguardanti la situazione degli allevamenti solo nel territorio lombardo: 36 milioni sono gli animali cosiddetti “da fattoria” per 10 milioni di abitanti in Lombardia, a Mantova infatti ci sono 3 maiali per ogni abitante.

“Ma di quale storia parlate, la storia non è immobilismo e conservazione” dichiara Eleonora, attivista del Controfestival No Food – No Science, “la storia la fanno gli animali in fuga, i popoli in rivolta e il dissenso nelle piazze. Questo sistema compromette la nostra salute e quella dell’ecosistema di cui facciamo parte e deve necessariamente cambiare in uno a base vegetale”.

Le attiviste chiedono un confronto con il comune di Mantova affinché si discuta e si coinvolga la cittadinanza nella scelta di ospitare o meno grandi eventi così schierati dalla parte della zootecnia nel territorio locale.

 

 

 

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