Non versavano le imposte, aprivano società specializzate nelle gestione di ristoranti, alberghi e strutture ricettive utilizzando dei prestanome, vincevano gare d’appalto e poi svuotavano le varie aziende portandole al fallimento.
Una tecnica attuata dal 2008 fino allo scorso anno, con oltre 3 milioni di euro di imposte non versate e 2,8 milioni di euro di mutui bancari non pagati.
Adesso la Guardia di finanza di Oristano con l’operazione ‘Immobil crack’ ha messo fine alla loro attività. In carcere sono finiti due imprenditori di Pattada, nel Sassarese, i fratelli Mario e Tomaso Seu di 73 e 61 anni, mentre ai domiciliari è finito Gianni Poddi, 56 anni, di Cabras, arrestato ad Alghero dove era domiciliato.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state richieste dal pm della Procura di Cagliari Giangiacomo Pilia e firmate dal Gip, Michele Contini. I tre sono accusati avario titolo di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, bancarotta semplice, falso in bilancio con mancato pagamento delle imposte e turbata libertà degli incanti. Indagati anche i due figli di uno degli imprenditori.
Una quarta persona destinataria dell’ordinanza in carcere è morta nel corso delle indagini. Sequestrati una serie di immobili per un valore di oltre cinque milioni di euro, tra i quali il “Teatro De Candia” di Ozieri; alcuni appartamenti a Cagliari e Villasimius; terreni e casolari a Pattada nel Sassarese, Elmas, Settimo San Pietro e Serdiana in provincia di Cagliari.