Tre anni di reclusione per Paolo Zapparoli, Pier Domenico Gallo, Paolo Moro, Caterina Della Mora, Domenico Falchi e Enrico Gaia e cinque anni e 10 mesi per Valdemiro Giuseppe Peviani, difeso dall’avvocato Giuseppe Ledda.
Sono le richieste fatte nella requisitoria dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia nel processo, per una serie di accuse di bancarotta e altri reati, che vede imputato davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari anche l’ex presidente di Confindustria Sardegna ed ex ad della Sogaer (società di gestione dell’aeroporto di Cagliari) Alberto Scanu.
Quest’ultimo, difeso dal legale Rodolfo Meloni, oggi è stato ammesso al rito abbreviato, condizionato alla relazione del consulente di parte, perché nel corso del dibattimento il pm gli ha contestato un’ulteriore accusa che ha riaperto i termini per accedere al procedimento speciale che però – questa è la particolarità – sarà espletato davanti allo stesso collegio giudicante e non davanti al gup.
L’esame del consulente, iniziato oggi, proseguirà il 26 aprile, mentre le arringhe dei difensori degli altri imputati si terranno in due date già fissate per 7 giugno e 12 luglio.
Per l’accusa sarebbero state fatte fallire in un vorticoso giro di denaro alcune società del gruppo Scanu generando così un “buco” di 60 milioni di euro.
Già in sede di indagine era stata stralciata la posizione di Laura Scanu, sorella del principale imputato, che aveva patteggiato 4 anni di reclusione.