Barumini, capitale del turismo culturale: l’Expo si apre con un ponte tra Sardegna e Cina

Barumini torna protagonista del turismo culturale in Sardegna con l’apertura dell’Expo del Turismo Culturale. L’evento, organizzato dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura in collaborazione con il Comune di Barumini, si svolge al Centro Lilliu a due passi dalla suggestiva cornice del sito archeologico di Su Nuraxi, patrimonio mondiale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco. Ancora una volta, l’Expo si conferma un appuntamento centrale per il turismo culturale nell’isola, offrendo un programma che intreccia tradizione, innovazione e scambi internazionali.

Il momento clou dell’inaugurazione è stato il rafforzamento del ponte culturale tra la Sardegna e la Cina, grazie alla collaborazione avviata tra la Fondazione Barumini Sistema Cultura e il Mausoleo dell’Imperatore Qin, celebre sito Unesco che custodisce l’Esercito di Terracotta, una delle più straordinarie testimonianze del patrimonio culturale cinese. Questa sinergia si è concretizzata nella mostra intitolata L’Esercito di Terracotta: armate immortali, il potere e le armi da Oriente a Occidente, inaugurata nella mattinata di sabato 30 novembre.

L’apertura dell’Expo ha visto la partecipazione di ospiti di prestigio internazionale, tra cui Tian Jing, vicepresidente del Mausoleo di Qin Shi Huang. Durante il suo intervento, Tian Jing ha raccontato il modello gestionale adottato dal celebre sito Unesco, sottolineando l’importanza della tutela del patrimonio culturale: “Italia e Cina condividono il primato mondiale per numero di siti Unesco. È fondamentale proteggerli e valorizzare il lavoro delle persone che si dedicano a questo immenso compito. Da vent’anni collaboriamo per rafforzare i rapporti culturali e condividere esperienze di gestione dei beni culturali, e oggi continuiamo a costruire ponti tra le nostre culture”, ha dichiarato. La mostra offre un viaggio tra le antiche civiltà d’Oriente e d’Occidente ed è un’occasione unica per avvicinare due culture straordinarie, accomunate dalla ricchezza del loro patrimonio e dal fregio Unesco e rappresenta il culmine di anni di collaborazioni tra Italia e Cina nel campo della gestione e tutela dei beni culturali. Dall’altra parte l’esperienza di Barumini è stata rappresentata da Emanuele Lilliu, presidente della Fondazione che ha aggiunto: “Expo si propone ancora una volta come occasione di scambio tra operatori culturali e turistici – ricorda – ma anche he come scambio di idee e modelli per la tutela, la valorizzazione e la promozione di un bene di eccezionale valore universale e, in quanto tale, appartenente all’intera comunità mondiale. Presupposto fondamentale per la trasmissione del patrimonio culturale alle nuove generazioni”. Expo ha messo insieme importanti attori del sistema culturale sardo e non solo, la soprintendente Monica Stochino che ha sottolineato come “la cultura sia diritto riconosciuto nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e lo stesso Unesco parlano della strumentalità della cultura come elemento di unione civile tra i popoli che vivono in pace”.

La giornata inaugurale ha offerto anche un importante momento di confronto tra i modelli gestionali tra Su Nuraxi, il sito talaiotico di Minorca e il Mausoleo cinese. Durante i lavori importanti esperti di settore hanno discusso del ruolo delle istituzioni culturali nella gestione del patrimonio mondiale e del loro impatto sui rapporti internazionali, evidenziando come la valorizzazione dei beni culturali possa contribuire alla costruzione di conoscenza, accettazione e dialogo tra le nazioni. Nei suoi saluti il sindaco di Barumini, Michele Zucca ha ricordato come “Barumini continua a puntare sull’autenticità e sullo sviluppo locale, promuovendo un’offerta turistica che integra enogastronomia, artigianato e cultura. L’obiettivo è quello di favorire la commercializzazione dell’offerta turistica, specialmente nei periodi di bassa stagione”. Per Pierpaolo Vargiu, Sardegna Verso l’Unesco “la Sardegna ha un patrimonio straordinario di cultura e identità ma questo patrimonio è ancora poco conosciuto dai sardi e quasi nulla fuori dai nostri confini. Ecco perché è necessario veicolarlo al meglio e rafforzare le nostre conoscenze per trasmetterle al mondo”. Durante la giornata sono intervenuti anche Stefano Giuliani, Direttore del Museo Antiquarium di PortoTorres per la Direzione Regionale; Martin Carbonel, Responabile sito UNESCO “Minorca Talaiotica”, con un video messaggio; Patrizia Tomassetti, direttrice area archeologica di Su Nuraxi. A illustrare la mostra, allestita da Andreina Ghiani, sono intervenute Caterina Lilliu, scientifico Fondazione Barumini Sistema Cultura e Gianfranca Salis, Funzionario archeologico Soprintendenza Abap, hanno illustrato la mostra.

L’Expo si conferma un appuntamento di eccellenza, capace di mettere in luce il meglio della tradizione sarda e di proiettarla verso il futuro. Da qui gli importanti momenti centrali dell’appuntamento quello del confronto tra operatori turistici sardi, nazionali ed esteri. Casa Zapata è stata anche nella prima giornata il centro degli incontri b2b tra tour operator e per attivare nuovi canali di sviluppo turistico. Durante Expo la condivisione è stata anche al centro del confronto pomeridiano in occasione della conferenza dedicata alla presentazione dei casi studio per la gestione di siti e luoghi della cultura.

L’Expo del Turismo Culturale di Barumini non è solo un’occasione per promuovere i tesori culturali e naturali della Sardegna, ma rappresenta un punto d’incontro tra operatori culturali, istituzioni e visitatori. Durante tutte le giornate dell’evento, il ricco programma propone attività che intrecciano tradizione e innovazione, tra cui laboratori del gusto curati da Slow Food, dimostrazioni di lavorazione artigianale di torrone e cioccolato e carapigna, laboratori didattici dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturale dell’isola. Parallelamente, l’Expo rappresenta una vetrina per le eccellenze locali grazie agli stand animati dalle aziende del territorio, che offrono un’ampia gamma di prodotti artigianali e agroalimentari.

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