È buio pesto per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, sconfitta e umiliata a Brescia, dove ieri sera ha incassato un passivo di 45 punti perdendo con il punteggio di 65-110.
Biancoblu mai in gara, assenti, arrendevoli, senza idee già dalle prime fasi di gioco, per poi sprofondare completamente nel secondo quarto, chiuso con il risultato di 25-62, e con Brescia libera di fare tutto ciò che ha voluto sul parquet.
È vero che i padroni di casa hanno avuto una giornata super al tiro dalla distanza, segnando nel primo tempo un mostruoso 10/16 (62,5%) contro l’1/12 (8,3%) della Dinamo.
Ma il dominio concesso ai lombardi in questa prima frazione di gioco è stato totale: 22-10 a rimbalzo, 19-5 negli assist, neppure il minimo accenno di difesa.
Nel secondo tempo ci aspettava almeno una scossa di orgoglio dai sassaresi, ma nulla è cambiato, con Brescia che ha toccato anche i 51 punti di vantaggio.
Nell’ultimo quarto, con i titolari di Brescia praticamente già sotto la doccia, la Dinamo è riuscita a rosicchiare appena 6 punti, chiudendo con la prestazione peggiore della sua storia.
Le due vittorie consecutive in campionato contro Scafati e contro Milano avevano fatto sperare che la Dinamo avesse trovato finalmente un suo assetto.
Poi le due gare giocate e perse questa settimana, la prima con 31 punti di svantaggio ad Atene in Champions, e ieri di 45 a Brescia, hanno detto che Sassari resta una squadra in coma profondo.
Lapidario il commento di coach Bucchi a fine partita: “Quale partita? Abbiamo lasciato la testa in albergo, questo non va bene, non eravamo fenomeni dopo Milano, non siamo sfigati oggi, dobbiamo avere la voglia di lottare e combattere ogni domenica, domande penso che non ce ne siano molte da fare”.