Breein Tyree, Alessandro Capelletti, Stephane Gombauld, Stanley Whittaker e Vasilis Charalampopoulos in campo.
E Massimo Bulleri, al rientro dall’esperienza in Francia a Limoges, con Massimiliano Oldoini, lo scorso anno a Cantù come assistnt, accanto al coach Piero Bucchi.
Sono i volti nuovi della Dinamo Banco di Sardegna 2023-2024 presentati questa mattina a Sassari in conferenza stampa.
“È un piacere essere qui e avere la possibilità di far parte di un mondo importante e di alto livello come la Dinamo – esordisce Bulleri – Mi aspetto una stagione con grandi ambizioni da parte di tutti”. Con lui Oldoini. “Negli anni ho sempre guardato la Dinamo come un posto dove mi sarebbe piaciuto allenare – confessa – e ora sono contento di poter iniziare questa avventura. Non mi piace fare grandi proclami, ma prometto grande lavoro e serietà”.
Poi spazio ai nuovi giganti. “Ho scelto Sassari perchè penso fosse una grande opportunità per la mia carriera: la Dinamo è un club dalla tradizione vincente e qui posso fare un grande step in avanti – spiega Tyree, comboguard classe 1998 – Il mio obiettivo è crescere sia come persona sia come giocatore”.
Cappelletti già scalpita. “Sassari era nel mio destino perchè ci siamo sfiorati più volte – racconta il play umbro, reduce dalla stagione a Verona – Riabbraccio Ousmane, mio compagno a Torino, e sono contento di essere in una piazza così storica. Non vedo l’ora di iniziare”.
Il centro francese Stephane Gombauld è stato il primo ad arrivare in Sardegna. “Ho scelto Sassari – chiarisce – perché volevo affacciarmi nella vetrina europea, credo sia una grande opportunità di crescita professionale e personale”. Whittaker non ha dubbi: “Ho accettato subito con entusiasmo la proposta di coach Piero Bucchi. Ritengo che Sassari e la Dinamo siano la scelta migliore per la mia carriera”. Charalampopoulos, tra i migliori prospetti greci degli ultimi anni, ha alle spalle un lungo curriculum tra Panathinaikos e Olympiakos, lo scorso anno a Pesaro ha affrontato la Dinamo da avversario: “Tutte le volte che ho giocato a Sassari è sempre stato molto difficile perché c’è un’atmosfera molto calda”.
Prima di partire per Nuoro, sede del ritiro del Banco in questa stagione, i giganti hanno abbracciato i tifosi arrivati nel quartier generale di via Pietro Nenni per conoscere la nuova Dinamo: tempo per sorrisi, autografi, foto e chiacchiere. Ora, al lavoro.