“Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione, in ogni partita c’è bisogno di qualcosa di diverso e conta l’equilibrio di squadra per avere un vantaggio sugli avversari”.
Così Filip Kruslin presenta il lunch match di domenica al PalaSerradimigni di Sassari contro la Virtus Bologna.
Per la Dinamo Banco di Sardegna è una sfida proibitiva, almeno sulla carta, ma il veterano biancoblu incita i suoi compagni.
“È la stagione più difficile da quando sono qui, ma abbiamo dieci partite davanti”, è l’invito a lasciar perdere il passato e a concentrarsi sul finale di stagione. “Ogni allenatore ha il suo metodo di gioco, quello di coach Markovic è diverso rispetto a quello precedente – prosegue Kruslin – noi stiamo lavorando intensamente da tre settimane, nelle prossime partite si vedrà se la strada è quella giusta”.
Dispensa ottimismo anche il direttore generale Jack Devecchi.
“Coach Nenad Markovic è arrivato carico, ha alzato l’intensità degli allenamenti, è molto preciso e attento ai dettagli, in ogni situazione cerca di posizionare i giocatori al millimetro”, assicura l’ex capitano. Ma c’è un ma. “La Virtus arriverà arrabbiata e non sarà facile”.
In occasione della partita programmata per le 12 la società di via Pietro Nenni ha deciso di celebrare il Sardinia Day, un appuntamento dedicato all’identità isolana. “È un’occassione pensata per promuovere le eccellenze della nostra isola”, ha detto Devecchi presentando anche la maglia speciale che la squadra indosserà domenica. A bordo campo spazio dedicato alle eccellenze dell’artigianato isolano: dai tappeti di Nule ai coltelli di Pattada, dai cestini e dalle corbule di Castelsardo alle maschere di legno di Mamoiada. “Per me la Sardegna è la dimensione ideale dove vivere e dove ho deciso di far crescere i miei figli – confida Kruslin – la qualità della vita è molto alta e si vive bene, io e mia moglie abbiamo sposato l’isola”.