Una Dinamo dai due volti è stata sconfitta ieri sera per 79-83 al PalaSerradimigni dall’Aek Atene, nella seconda giornata della Champions League, e resta in fondo alla classifica del gruppo D, con zero vittorie in due partite.
Una sconfitta che brucia per il Banco di Sardegna, che ha praticamente dominato nel primo tempo, chiuso avanti di 14 punti, ha toccato un massimo vantaggio di 19 punti a metà del terzo quarto, per poi franare e lasciarsi sorpassare dai greci negli ultimi 40 secondi del match, dopo essere stata sempre avanti.
Un crollo fisico e mentale che coach Piero Bucchi ha analizzato così a fine gara: “Credo che la squadra abbia iniziato bene, dobbiamo imparare a dare continuità nei 40′, l’unica cosa è continuare a lavorare, dobbiamo ripartire dai 25′ che abbiamo giocato bene per migliorarci.
Dobbiamo portare le cose positive dalla nostra parte, soprattutto sulle palle vaganti concretizzarle a nostro vantaggio”.
A pesare sul risultato finale, oltre all’evidente calo fisico, è stata l’inferiorità palesata sotto le plance, dove la Dinamo ha perso ancora una volta nettamente la battaglia ai rimbalzi, catturandone solo 20 contro i 48 degli avversari.
La gara ha dato comunque dei segnali positivi, con un primo quarto eccellente (33-20), giocato con grinta, determinazione e precisione.
Si sono visti i migliori Charalampopoulos e Gombauld della stagione e sprazzi di bel gioco.
È mancata l’energia per arrivare fino in fondo. La prossima sfida in Bcl sarà il 7 novembre, in Germania contro il Ludwinsburg, mentre sabato i biancoblu torneranno in campo per la Lega A, al PalaSerradimigni contro Tortona.