Niente impresa per la Dinamo Banco di Sardegna a Bologna.
Nel posticipo della Lega A ieri sera Sassari ha perso 66-80 sul campo delle capolista Virtus, evidenziando ancora tutti i suoi limiti di questo inizio di stagione: condizione fisica carente, insufficiente intesa fra i giocatori e difesa a tratti fin troppo leggera.
Certo, i sassaresi avevano di fronte la corazzata guidata da Luca Banchi, squadra costruita per vincere in Italia e in Europa.
Ma alla superiorità degli avversari si è aggiunta la pessima giornata al tiro dei biancoblu (41.7% da due e 29.4% da tre), e una preoccupante inferiorità sotto le plance. con Bologna che ha vinto nettamente la lotta ai rimbalzi (39-23).
Sassari comunque non ha sfigurato: è partita bene, chiudendo il primo quarto avanti di due (20-18), ma nel secondo quarto ha incassato un parziale di 27-15 che ha deciso la partita.
La Dinamo non è più riuscita a rientrare e la Virtus ha amministrato senza patemi sfruttando durezza e talento di campioni come Shengelia, Hackett e Abbas.
I segnali positivi in casa Sassari sono arrivati dalla buona intensità e regia di Cappelletti, da un finalmente concreto Trier e dalla solita grinta di Diop, sempre l’ultimo ad arrendersi.
Male invece ieri Tyree, Charalampopoulos e McKinnie che hanno ancora bisogno di tempo per trovare la forma fisica e la chimica di squadra.
“Partita difficile contro una squadra in grande condizione, abbiamo fatto una buona gara, ma stiamo pagando ancora la condizione di giocatori che hanno saltato tutta la preparazione – ha commentato coach Piero Bucchi al termine della sfida – Abbiamo dimostrato carattere anche nei momenti di difficoltà, abbiamo grandi margini di miglioramento, arriveranno sicuramente”.