Un percorso iniziato a maggio con i rinnovi nelle 300 sezioni e poi l’elezione del nuovo consiglio direttivo di Coldiretti.
Per i prossimi cinque anni sarà ancora Battista Cualbu il presidente di Coldiretti Sardegna, con lui sono stati anche riconfermati Giorgio Demurtas, presidente Coldiretti Cagliari e Leonardo Salis, presidente Coldiretti Nuoro.
Sono nuovi invece i presidenti di Oristano e Nord Sardegna, rispettivamente Paolo Corrias e Antonello Fois.
Oggi nelle sede regionale di Coldiretti è stata presenta tutta la nuova squadra che guiderà l’associazione di categoria per i prossimi cinque anni. Faranno parte del consiglio direttivo come delegati Efisio Perra, Michela Dessì, Salvatore Pau e Giuseppe Onnis per Cagliari; Cesarino Moni, Salvatore Angelo Morittu e Raffaele Stochino per Nuoro; Battista Cualbu, Alessandro Mancini e Martino Malu per il Nord Sardegna e Giovanni Murru, Giancarlo Capraro e Efisio Sarai delegati per Oristano. Eletta rappresentante di Donne impresa Mariafrancesca Serra, per Giovani impresa Nicola Stefano Tuveri e per i pensionati Giovanni Girasole.
La presentazione della nuova squadra è stata anche l’occasione per ricordare le importanti battaglie combattute durante i cinque anni appena trascorsi e gli obiettivi che Coldiretti si propone di ottenere nei prossimi anni. Primo fra tutti una riduzione della burocrazia. “Bisogna snellirla – ha evidenziato Battista Cualbu – sta bloccando molti fondi già previsti per l’agricoltura che ancora non arrivano alle imprese.
Speriamo che la burocrazia non ci blocchi nemmeno sul marchio del porcetto ma ci sia l’autorizzazione del disciplinare di produzione dal ministero e dalla Regione affinché possiamo vedere il nostro prodotto valorizzato”.
Soddisfatto per queste elezioni il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba: “Ci sono delle importanti novità che riguardano la composizione del nuovo consiglio con presidenti che rappresentano settori olivicoli, il settore dell’ortofrutta – sottolinea – abbiamo dei componenti del consiglio che rappresentano allevatori di suini e coltivatori cerealicoli.
Siamo molti contenti perché questo ci da slancio per affrontare tutte le battaglie con una unità avendo una rappresentazione dell’agricoltura che non sia solo di un comparto ma sia dell’interezza della Sardegna”.