l’omicidio colposo l’ipotesi di reato che compare sul fascicolo aperto dalla procura di Tempio Pausania sulla morte del bambino di 10 anni, Samuel Imbhuzan di Rimini, trovato carbonizzato nel camper con cui era in vacanza con la famiglia e una comitiva di italiani e romeni sul litorale di Olbia.
Al momento si indaga contro ignoti.
Gli iniquirenti infatti stanno raccogliendo tutte le testimonianze per capire se e a chi attribuire la responsabilità dell’innesco dell’incendio che ha provocato l’esplosione del camper in cui il piccolo dormiva, distruggendo anche quello parcheggiato vicino, entrambi sullo sterrato a ridosso della spiaggia di Bados.
Ancora incerte le cause. In queste ore è stato nel frattempo accertato che la fiammata è partita all’esterno del carovan in cui si trovava Samuel, non si sa se da un fornello acceso o da altro. Quello che è certo è nell’area di sosta c’erano diverse bombole di gas, tutte vicine ai caravan, e queste spiegherebbe le forti e ripetute esplosioni segnalate da chi era in spiaggia. Chi invece era era presente in quel momento nel parcheggio, ha parlato di una fiammata improvvisa e di un fuggi fuggi generale, poi la prima esplosione subito seguita da una seconda, entrambe fortissime. Altri scoppi meno violenti verranno segnalati nei minuti successivi.
La comitiva viaggiava su tre camper, in tutto una decina di persone che avevano scelto di trascorrere 3-4 giorni sulla spiaggia di Bados: ieri sarebbero dovuti rientrare.