L’amministrazione comunale di Bitti ha consegnato ieri sera a Daniele Cossellu, fondatore e storico leader del tenore Remunnu ‘e Locu del paese barbaricino, la Cittadinanza benemerita per i meriti conseguiti nel campo della cultura quale “Innovatore del canto a tenore nel mondo”. Uno straordinario riconoscimento che corona un impegno durato tutta la vita e dedicato a portare, con i diversi compagni di viaggio che si sono alternati nel Remunnu ‘e Locu, l’antico canto dei pastori nelle realtà più lontane del pianeta. Un’avventura partita, tanti anni fa, tra i vicoli del centro storico di Bitti dove il giovane tziu Tanielle, classe 1932, si avvicina al canto a tenore imitando con gli amici gli anziani del vicinato. Nel 1974 è tra i fondatori del Remunnu ‘e Locu e da subito iniziano i concerti nei paesi del Nuorese e dell’intera Sardegna, fino a saltare il Tirreno per esibirsi nei più importanti palcoscenici del resto d’Italia e del mondo. E poi nel 2007, l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nomina il quartetto di cantori bittesi: “Cavalieri al merito della Repubblica italiana”. Dal 2019 Cossellu non si esibisce più con il gruppo, ma ieri ha fatto un’eccezione per il pubblico che ha affollato gli spazi del Cinema Ariston di Bitti in un abbraccio di riconoscenza davvero affettuoso.
La pergamena è stata consegnata dal sindaco Giuseppe Ciccolini e dal consigliere comunale e delegato del Comune di Bitti alla Cultura e al Patrimonio identitario, Mario Sanna, in occasione della serata di chiusura della seconda edizione del festival canoro TenòRap “Duos munnos in unu”, organizzato dalla cooperativa Isteali che cura l’accoglienza nell’area museale dove si trova, appunto, il Museo Multimediale del canto a tenore. Nella prima parte della serata si è infatti tenuta una tavola rotonda dedicata al tema “L’innovazione del canto a tenore e della cultura popolare in Sardegna”. Tra gli interventi, moderati dal giornalista Giacomo Serreli, quello del delegato alla Cultura e Patrimonio identitario, Mario Sanna, del presidente della Conferenza nazionale dei presidenti dei Conservatori italiani e presidente del Conservatorio di Sassari, Ivano Iai, del docente di Storia della musica e Antropologia musicale al Conservatorio di Sassari, Gian Nicola Spanu, dell’antropologo bittese Bachisio Bandinu, dell’artigiano e artista di Terra Pintada di Bitti, Robert Carzedda, dell’etnomusicologo Sebastiano Pilosu e, in chiusura, quello del primo cittadino di Bitti, Giuseppe Ciccolini.