Questa mattina, circa quaranta attivisti appartenenti ai gruppi “Ultima Generazione”, “Extinction Rebellion” e “Palestina Libera” hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia. “Leonardo distrugge popoli e terre” è lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione nonviolenta degli attivisti ha l’obiettivo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedendo la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina.
Elisa, una delle persone presenti dichiara: “Leonardo è la prima produttrice bellica europea e contribuisce alla morte di migliaia di persone negli attuali conflitti in corso e nel genocidio in Palestina. L’industria bellica produce morte sia con gli effetti diretti della devastazione delle bombe, sia con le ingenti emissioni provocate dalla loro produzione. Siamo qui oggi per chiedere allo stato italiano e alla Leonardo di rispettare il loro popolo, la nostra costituzione, ripudiando la guerra, e numerose altre risoluzioni dell’ONU e della corte penale internazionale, interrompendo la sua complicità nel genocidio palestinese e nei crimini di guerra e contro l’umanità che si stanno consumando a Gaza, di cui tutto il popolo italiano sarà responsabile. Al contrario, chiediamo che tutto quello che viene attualmente investito in guerra e morte venga riconvertito nella lotta alla crisi climatica e in un futuro migliore per il nostro popolo.”