Bologna, presentato il premio fotografico ‘Oltre la cronaca: uno sguardo etico sulla violenza di genere’

L’Associazione della Stampa Emilia-Romagna, in collaborazione con la Commissione pari opportunità, ha lanciato ufficialmente il premio fotografico “Oltre la cronaca: uno sguardo etico sulla violenza di genere”, che si terrà nel corso del 2024 e avrà il suo epilogo il 25 novembre.

Il premio è dedicato a tutti gli iscritti all’Ordine dei giornalisti e agli studenti di giornalismo, e vuole aprire un dibattito sulle alternative possibili di rappresentare fotograficamente una notizia sulla violenza di genere.

«Tra i compiti statutari dell’Aser – ha dichiarato Paolo Maria Amadasi, presidente del sindacato regionale –  figura anche la promozione di iniziative per una sempre migliore valorizzazione della professione giornalistica. Un premio come questo ci aiuta anche per promuovere l’unità fra i giornalisti. Con un’attenzione ai fotografi che hanno il compito di raccontare attraverso un’immagine».

Vera Bessone, ideatrice del progetto Commissione pari opportunità Aser, è convinta del fatto che ci sia un gap: ci sono molte regole che insegnano ai giornalisti come scrivere, ce ne sono di meno che danno indicazioni su come illustrare correttamente una notizia. Il premio vuole essere l’inizio di un percorso che cominci a colmare questo divario.

«Credo sia importante dare visibilità a questa iniziativa che risponde alla necessità di combattere la violenza di genere anche sul piano della narrazione e della rappresentazione: come sappiamo le violenze e i femminicidi non sono singoli episodi di cronaca, – ha detto Emily Marion Clancy, vicesindaca di Bologna – ma parte di una cultura che passa anche da racconti che normalizzano l’autore e immagini vittimizzanti delle donne».

Dora Carapellese, presidente Cpo Aser, ha aggiunto che «tra i sostenitori figurano l’Ordine dei giornalisti, la Federazione nazionale Stampa italiana, l’Associazione italiana Reporters Fotografi, l’Odg dell’Emilia Romagna e l’Associazione nazionale Giulia giornaliste. Grazie a questi contributi siamo riusciti a stabilire il primo premio di euro 1.500 per la categoria degli iscritti all’Ordine dei giornalisti, euro 500 per il premio speciale per gli iscritti al sindacato Aser».

Serena Bersani, presidente dell’Associazione Giulia (Giornaliste Unite Libere Autonome), ha sostenuto il progetto fin dalle sue fasi iniziali, riflettendo l’impegno dell’associazione nei confronti dei temi della violenza e della discriminazione di genere.

Mara Pedrabissi, presidente Cpo Fnsi, ha sottolineato il fatto che il Manifesto di Venezia, dedicato ad una corretta informazione sulla violenza di genere e contro ogni forma di discriminazione attraverso le parole e immagini, ha il grandissimo merito di aver indicato una via che poi è stata accolta anche nel Testo Unico dei Doveri del Giornalista (dunque non più solo “indicazione” ma vincolo deontologico).

Tra i presenti anche Silvestro Ramunno, presidente dell’Ordine dei giornalisti Emilia Romagna e Adriana Tuzzo, consigliera Airf (Associazione Nazionale Reporters Fotografi).

La scadenza per la partecipazione al premio è fissata al 30 settembre 2024. La cerimonia di premiazione si terrà il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale sulla violenza di genere.

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