Borse studio, Truzzu (Fdi): “Garantire agli specializzandi di area sanitaria non medica la stessa retribuzione e condizioni di giustizia e imparzialità”

“Nello scorso luglio, la Giunta regionale ha deliberato il nuovo importo della borsa di studio per gli specializzandi di area sanitaria non medica (biologi, chimici, farmacisti, fisici, psicologi, veterinari), pari a 25mila euro per i primi due anni di corso e di 26mila per gli anni successivi, a partire dall’anno accademico 2023/24. Con l’obiettivo di valorizzare la professionalità e il contributo dei professionisti sanitari non medici all’interno del Servizio sanitario regionale, già penalizzati dalla mancanza di borse di studio nazionali. Però, questa decisione, frutto di una legge della scorsa legislatura, ha creato una disparità con gli specializzandi che hanno iniziato la frequenza delle scuole di specializzazione prima dell’anno accademico considerato e che attualmente percepiscono una borsa di studio di 11.603 euro. Perciò, abbiamo chiesto di impegnare nel bilancio regionale le risorse necessarie, quantificate in circa 4,5 milioni di euro nel triennio 2024/26, per garantire a tutti gli specializzandi di area sanitaria non medica la stessa retribuzione e condizioni di giustizia e imparzialità”. Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha presentato insieme a tutto il gruppo consiliare una mozione sulla necessità di parificare l’importo delle borse di studio dell’area sanitaria non medica.

“Un intervento che eviterà anche situazioni dove specializzandi che si trovano più avanti nel percorso e svolgono le stesse mansioni, se non addirittura superiori, lavorino al fianco di colleghi che percepiscono una borsa di studio di valore superiore”, ha aggiunto Truzzu.

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