Nato dall’amicizia tra Martina e Federica, Bouquet of Madness ha rapidamente conquistato gli ascoltatori italiani, arrivando in cima alle classifiche dei migliori podcast sulle principali piattaforme di ascolto.
Bouquet of Madness – per gli amici BOM – parla dei casi di cronaca nera più strani, assurdi e misteriosi in Italia e nel mondo, senza soluzioni ma con tante domande: in ogni puntata Federica Martina ci raccontano due storie con un piacevole venatura di humor nero, portando alla luce le assurdità del comportamento umano.
Ad oggi Bouquet of Madness conta numerose puntate, uno spin-off – MiniBom, disponibile in abbonamento solo su Spotify – oltre a una serie di partecipazioni a festival ed eventi tra i quali il Lucca Comics.
Il loro modo di raccontare storie e creare tormentoni come il labrador umano, i cialtroni e bello* ha fatto radunare intorno a loro un’agguerritissima fanbase di BOMers che non vede l’ora di poterle incontrare dal vivo.
Martina è metodica e ama immergersi nel buio, Federica lo fa da controfobica e la cosa di cui ha più paura al mondo sono i serial killers. Il titolo della podcast si ispira al monologo della follia di Ofelia nell’Amleto di Shakespeare, in cui viene descritto il Bouquet of Madness: «”Vi è senso anche nel suo delirio; pensieri e
rimembranze conformi.
”Dice Laerte, mentre Ofelia illustra i fiori con cui si è adornata i capelli lungo il tragitto verso la follia.».
Lo spettacolo BOUQUET OF MADNESS, organizzato da MIS FACTORY in collaborazione con SU TZIRCULU, arriva per la prima volta in Sardegna dopo i numerosi sold-out in giro per tutta la Penisola, domenica 10 dicembre alle ore 19:00. Uno podcast di true crime che tratta in particolare casi misteriosi e irrisolti.
Martina e Federica nascono come youtuber, spaziando negli anni su vari media e piattaforme social (Instagram, Twitch etc.) maturando un’esperienza in modo così poliedrico da permettere loro di condensare la loro conoscenza e portando BoM ad essere il punto d’incontro tra terrore e leggerezza, tra paura e comprensione, sempre alla luce del rispetto e del ricordo di chi, in quelle storie, ha perso la vita.