I bronzi di Riace sono stati trovati nel 1972, merito di un sub dilettante, nel 1974 in Sardegna un agricoltore di Cabras, con un trattore, impatta con un gigante a Monti Prama, due scoperte in Calabria e in Sardegna che rivoluzionano la Storia dell’Arte dell’intero Occidente, entrambe le scoperte hanno specificità stilistiche e linguistiche locali: i giganti sardi risalenti all’ottavo secolo a.C.sono il primo esempio di scultura monumentale a tutto tondo dell’intero Occidente, i bronzi di Riace risalgono al V secolo a.C. e paiono un anomalia in tutto il tracciato della storia dell’arte del periodo, unici originali e non riprodotti, paiono arte contemporanea nella loro specificità, quasi come fossero una commissione privata.
La localizzazione nei giganti sardi come nei bronzi parrebbe ascritta e perimetrata, i bronzi paiono fotomodelli calabresi, esposti con fregio e vanto nel museo Archeologico di Reggio Calabria, che raccorda tutte le scoperte e memorie del territorio e costituiscono un magnete turistico culturale per l’intera Regione, a Reggio Calabria c’è pubblica alta formazione artistica, come a Catanzaro, nell’isola anche solo esporre i giganti nel Museo Archeologico di Cagliari da Cabras pare sopruso e abuso, l’Alta Formazione Artistica pubblica è ferma a Sassari, non è chiaro cosa voglia dire a Cagliari e nell’isola alimentare analfabetismo culturale e artistico? La Sardegna dovrebbe imparare forse a essere un poco più Calabria, i bronzi intermediano il passaggio dal greco arcaico al classico (ma paiono ellenistici) e non hanno eguali (e riproduzioni) nella riproduzione mimetica greco-romana, i giganti sarebbero l’origine della scultura in Occidente e Cagliari non ha pubblica alta Formazione Artistica, in Calabria due Accademie (Reggio Calabria e Catanzaro).
di Mimmo Di Caterino