La brutale e cruenta aggressione avvenuta l’11 maggio del 2022 in via Petta, a Olbia, è contenuta in video proiettato questa mattina nell’aula della Corte d’assise di Sassari dove si sta celebrando il processo a Davide Iannelli, il 48enne di origini napoletane accusato di aver bruciato vivo il suo vicino di casa e rivale, Toni Cozzolino, 49 anni olbiese, morto in ospedale dieci giorni dopo il ricovero a causa delle gravi ustioni subite.
A Iannelli, compagno di Rosa Bechere, la donna scomparsa da mesi da Olbia e di cui si sospetta una morte violenta, la procura contesta l’omicidio premeditato e aggravato dalla crudeltà.
Nel filmato ricavato da una telecamera di sorveglianza di un condominio di via Petta, rivolta verso il punto in cui si consumò la tragedia, si vede l’imputato scendere da un’auto, Cozzolino gli si avvicina, quindi si volta di scatto nel tentativo di fuggire, inciampa sul cordolo del marciapiede e cade a terra. Iannelli a questo punto gli sta addosso: prima lo cosparge di benzina e poi gli dà fuoco.
La Corte, presieduta dal giudice Massimo Zaniboni, ha quindi ascoltato le deposizioni di cinque testi, agenti del commissariato di Olbia che l’11 marzo dell’anno scorso intervennero in via Petta dopo che la centrale operativa aveva ricevuto la richiesta di aiuto. Rispondendo alle domande del pm Daniele Rosa, degli avvocati di parte civile Giampaolo Murrighile e Antonio Fois, e della difesa, Abele e Cristina Cherchi, i cinque hanno rivissuto quegli attimi drammatici: il soccorso al ferito, le prime attività investigative sul posto, l’arrivo di Iannelli in commissariato che si autodenuncia: “Credo di aver fatto una cazzata”, disse all’agente della vigilanza mentre i primi soccorrritori arrivavano in via Petta.
La prossima udienza è stata fissata per il 18 luglio per sentire altri testimoni.