“Cacciati perché non allineati”: il centro sociale Villa Paradiso contro il Comune di Bologna

Nonostante i 40 anni di attività, gli oltre 500 soci e socie, centinaia di eventi, incontri e corsi per tutte le età in una zona ormai priva di spazi ricreativi, l’associazione Centro sociale culturale Villa Paradiso dovrà lasciare la propria sede di via Emilia Levante 148 a Bologna.

Il motivo ufficiale è stato descritto in una delibera comunale dell’8 gennaio scorso, è il cambio di destinazione dell’immobile, che da Casa di Quartiere si trasformerà – si legge – in luogo per la “promozione del benessere di comunità al fine di insediarvi interventi innovativi sul welfare di prossimità“.

La struttura era finita al centro di numerose polemiche prima per il film considerato filorusso Il Testimone, poi per l’iniziativa Russia Corea Popolare. Una lunga storia di amicizia. In entrambi i casi era intervenuto il Comune stesso, minacciando provvedimenti e ottenendo così l’annullamento degli eventi. Tutto quindi farebbe pensare a una ritorsione, ipotesi sposata anche della Vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del PD, Pina Picierno, che in un tweet scrive: “Molto bene la decisione del @comunebologna che revoca la convenzione con l’associazione filorussa che gestiva Villa Paradiso; Villa Paradiso sarà destinata al welfare e al benessere dei cittadini e non più alla diffusione di disinformazione di stampo putiniano”.

Sull’argomento è intervenuto anche Fabio De Maio, Coordinatore Regionale del Movimento Indipendenza che afferma: “La censura di guerra del Pd bolognese, sotto lo sguardo benevolo di una opposizione da operetta, ha colpito ancora, togliendo la concessione al Centro Sociale Villa Paradiso, uno storico spazio di socialità e di libertà a Bologna”…”Hanno organizzato troppe iniziative antimperialiste, fuori da qualsiasi logica di politicamente corretto di destra e di sinistra, il Pd è l’ alfiere dell’ondata neo-maccartista che verrà spazzata via dal fiume della Storia. Un onore essere socio e rinnovare la tessera”.

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