Una manifestazione a Cagliari contro l’occupazione militare della città e in particolare della Sella del Diavolo e della zona circostante: l’hanno voluta i collettivi che fanno parte del movimento A Foras.
L’iniziativa ha visto il concentramento di migliaia di persone a Marina Piccola.
“La Sardegna per tutto il mese di maggio ha subito grandissime esercitazioni militari che coinvolgono diversi paesi Nato e che si inseriscono nel contesto del conflitto russo-ucraino – spiega Pierluigi Caria, uno dei portavoce di A Foras – ma quest’anno abbiamo scelto di concentrare l’attenzione su Cagliari e sulla Sella del Diavolo.
Sotto il promontorio è installata, infatti, la più impattante tra le strutture militari cittadine, la ex Pol Nato, ora passata nelle mani della Marina militare italiana, che impedisce di fruire a pieno di una vasta area di particolare pregio paesaggistico e naturalistico”. Un deposito di carburante di 280mila metri cubi, ora non utilizzato, “la Marina qualche anno fa ha cercato di darla in concessione ai privati, mantenendo però una servitù militare, ma l’operazione non è andata a buon fine”, precisa Caria.
“La Sella è completamente scavata, come Monte Urpinu – aggiunge Elena Argiolas, altra portavoce del movimento – noi invece vorremmo che quella zona fosse attraversabile da tutti, fruibile e vivibile”.