Il Cagliari a un passo dall’impresa nella gara di andata della finale dei play off contro il Bari.
Un successo che avrebbe fatto la differenza che per pochissimo non si è materializzato.
A prescindere dalla prestazione ed i meriti dell’avversario, gli uomini di mister Ranieri stavano riuscendo nell’intento di ribaltare il vantaggio di poter giocare su due risultati su tre andando ad affrontare la partita di ritorno a Bari con rinnovata fiducia.
Invece davvero per un soffio, mancavano appena 3 minuti al termine dell’incontro, lo scenario si è modificato ed al San Nicola di Bari bisognerà necessariamente vincere per centrare il paradiso della massima serie.
Quel gol su rigore di Antenucci modifica sia il giudizio generale della partita che le prospettive.
Un Cagliari distratto che ha commesso tanti errori tecnici come da stessa ammissione del suo allenatore. Giocatori stanchi, acciaccati, squadra lunga e sfilacciata dove affioravano individualismi non richiesti dovuti alle difficoltà di giocare da “squadra”.
Anche le scelte sulle sostituzioni, nella parte centrale e finale della partita, non sono sembrate azzeccate ma i rossoblù erano comunque ad un passo da una vittoria determinante.
Il Bari ha giocato bene, meno palleggio e tecnica rispetto al Parma ma ottima organizzazione, buon ritmo e tanto sacrificio specie da parte dei suoi attaccanti. Questi ultimi hanno sovente messo in difficoltà i difensori rossoblù con l’italo-marocchino Cheddira sugli scudi, autore di almeno sei conclusioni pericolose ed imprendibile per Altare e compagni. La posizione degli altri due partner del reparto offensivo biancorosso, i giovani Morachioli e soprattutto Esposito, hanno imbrigliato i sardi. Il baby Esposito, napoletano, scuola Inter, classe 2002, forse il migliore dei suoi, nell’inedita posizione di trequartista a suggerire ed innescare Cheddira e Morachioli che ha messo in evidenza i limiti in marcatura di Zappa, limitato anche in appoggio nella fase offensiva.
A centrocampo superiorità numerica garantita ancora dagli attaccanti, utili in fase di non possesso, con tanto sacrificio e spirito impegnati a chiudere ogni varco garantendo filtro e densità.
In difesa, nonostante l’assenza del leader e capitano Di Cesare, il pacchetto dei centrali composto dall’esperto Vicari e Zuzek, pericoloso anche in attacco, ha contenuto il bomber Lapadula ed anche Dorval alla lunga ha avuto la meglio su Luvumbo, dopo un ottimo inizio di gara da parte dell’angolano.
Il Cagliari è sembrato a corto di energie, a prescindere dalla complessità di un campionato giocato a rincorrere, sono pesati i 180 minuti molto impegnativi giocati contro il Parma oltre alla precedente gara contro il Venezia nel turno preliminare.
Il bomber Gianluca Lapadula, alla sua quarta realizzazione nei play off, 25 reti complessive in stagione, a parte il gol non si è reso pericoloso ed è stato sostituito nel finale di gara da Pavoletti. Nulla si può chiedere al centravanti italiano-peruviano, apparso stanco e acciaccato ma qualcosa in più si può pretendere dai suoi compagni di reparto. Nik Prelec, subentrato a sorpresa a Mancosu infortunato, nonostante la consueta generosità non conclude mai verso la porta ed il suo score stagionale in termini di gol parla chiaro. Capitan Pavoletti considerata la sua esperienza ed il suo valore, anche nei pochi minuti di utilizzazione poteva fare decisamente qualcosa in più.
A centrocampo mister Ranieri aveva probabilmente bisogno di forze fresche da inserire per contrastare meglio i mediani avversari. Nemmeno un minuto per Rog, Kourfalidis, Viola e Lella, divenuto oggetto misterioso dopo che era stato ottimo equilibratore della zona mediana per buona parte del campionato.
Domenica a Bari, per la decisiva partita di ritorno dei play off per l’accesso alla serie A, serviranno forze fresche, giocatori a posto fisicamente per affrontare quella che sarà una battaglia sportiva.
Servirà un’impresa davanti ad un pubblico festante, entusiasta e numerosissimo, attese 60.000 persone.
Mister Ranieri, grazie alla sua esperienza ed alle sue indubbie capacità gestionali dovrà preparare al meglio il gruppo.
Oltre l’aspetto fisico atletico, certamente di non poco conto a questo punto della stagione, bisognerà ricaricare la squadra a dovere, le motivazioni di sicuro non mancano.
Il miglior Cagliari possibile potrà dire la sua, il Bari non è comunque imbattibile, la gara di ritorno in campionato, pareggiata sempre su rigore dai galletti, dovrà essere ripetuta, specie come disposizione in campo che come mentalità.
Un ultimo sforzo, i tifosi chiedono il massimo impegno ed ancora determinati ci credono.