Cagliari, ancora polemiche sulle celebrazioni delle messe esequiali

Era il 31 agosto del 2022 quando con una nota il Vicario generale mons. Ferdinando Caschili inviata ai fedeli evidenziava come era stata inviata una comunicazione alle Agenzie Funebri riguardante la celebrazione delle esequie, “rammentando che il luogo naturale è la parrocchia d’appartenenza del defunto o altra chiesa parrocchiale, e che pertanto, prima di tutto, devono essere contattati i parroci”, questo per cercare di limitare le messe nella Chiesa del cimitero.

Una strana interpretazione del volere delle famiglie e uno strano modo di imporre ai fedeli dei limiti delle proprie scelte.

Monsignor Caschili ribadisce, quindi, che nelle parrocchie non esiste alcun divieto alla celebrazione delle esequie, che non esistono limitazioni di posti nelle chiese e che il luogo pastorale più idoneo alla celebrazione delle esequie è la chiesa parrocchiale quale sede della comunità cristiana alla quale il defunto apparteneva.

Tutte informazioni ben conosciute dai fedeli e che non avevano alcun bisogno di una imposizione, ma oggi a distanza di tempo, sembra che le “imposizioni” siano diventate “legge” e che in pochi scelgano la chiesa del cimitero per le messe esequiali. Ma non sono tutte Chiese?

 

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