Il Cagliari calcio ha presentato attraverso i suoi canali ufficiali il nuovo acquisto Gaetano Oristanio.
Si trasferisce in rossoblù dall’Inter con la formula del prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto.
Nato a Vallo della Lucania, classe 2002, cresce calcisticamente nel settore giovanile nerazzurro con cui ha vinto i campionati Under 16 e Under 17.
In Primavera raccoglie 42 presenze totali con 10 gol e 6 assist, protagonista nel percorso che nella stagione 2019/20 porta la squadra sino ai quarti di finale di Uefa Youth League (3 reti in 6 gare).
Nell’estate 2021 si trasferisce all’estero in prestito tra le file degli olandesi del Volendam: alla sua prima stagione tra i professionisti scende in campo 35 volte e segna ben 7 reti, contribuendo alla conquista della promozione in Eredivisie.
È nel Volendam anche il campionato successivo per mettersi in gioco nella massima serie olandese: disputa 27 gare (1 gol e 3 assist) ed è tra gli artefici della salvezza.
Tra i punti di forza delle nazionali giovanili azzurre, con le quali ha collezionato sinora 30 gare e 7 reti, ha giocato con l’Under 17 i Mondiali di categoria in Brasile nel 2019.
Ha esordito in Under 21 in Italia-Lussemburgo 3-0 del 6 giugno 2022.
Mancino naturale, impiegato principalmente come trequartista, può ricoprire anche il ruolo di esterno d’attacco. Tecnica e visione di gioco fanno di lui un prezioso uomo assist; la sua progressione palla al piede, il dribbling secco, la capacità di inserimento, gli consentono di arrivare con facilità alla conclusione e trovare la via del gol grazie ad un tiro forte e preciso.
Gaetano Oristanio è un condensato di emozione, voglia di dare immediatamente tutto per il rossoblù e curiosità per un mondo nuovo dove farsi apprezzare.
“Ho visto la finale di Bari”, esordisce guardando al passato rossoblù, “qualcosa di molto emozionante anche da lontano. Ho vissuto in Olanda in questi due anni, ma non ho mai mancato di seguire quello che accadeva in patria. Volevo nuovamente mettermi alla prova in Italia, arrivo da un Paese con cultura e modi di pensare totalmente differenti, come la filosofia Cruyff alla base di ogni società: sono felice di avere vissuto questa esperienza al Volendam perché è un Club perfetto per maturare. Ciò che conta è non mollare mai, ascoltare i consigli giusti, credo che il lavoro paghi sempre e il campo sia l’unico giudice”.
Sui suoi inizi di carriera: “Ho iniziato grazie a mio padre, gli devo tutto perché è stato anche mio allenatore quando ero bambino. A Roccadaspide, nel Cilento (provincia di Salerno), ho mosso i primi passi per muovermi poi in altre società del territorio fino ad arrivare all’Inter”.
Sulle sue caratteristiche tecniche: “Sono un giocatore che ama puntare l’uomo e la porta, non ho punti di riferimento specifici a livello di individui del grande calcio, è importante saper fare le due fasi e quindi devo crescere sotto ogni punto di vista. Posso giocare in diverse posizioni nella zona offensiva, non c’è solo il gol perché contano anche altre doti che puoi mettere a disposizione della squadra”.
Sulle prospettive future: “La presenza di un grande allenatore come Ranieri ha influito ovviamente sulla mia scelta di venire a Cagliari, è normale che incontrare un mister di questo profilo alletti un calciatore e lo spinga a mettersi a disposizione. La Nazionale? Un sogno da inseguire giorno dopo giorno lavorando bene sul campo”.
Sul gruppo: “Non conoscevo nessuno come compagno di squadra, mentre avevo incrociato alcuni come avversari nel campionato Primavera, penso ai miei coetanei classe 2002 che oggi condividono con me lo spogliatoio. Ho trovato un gruppo sano, forte, unito, che mi sta aiutando tanto a inserirmi. Adesso è il momento di mettere i carichi giusti e costruire il cammino che abbiamo davanti”.
Esempio per i giovani: “Quando ero piccolo amavo andare allo stadio da tifoso, lì si vive l’emozione vera e pura per il calcio, quindi non vedo l’ora di incontrare la nostra gente e in particolare i più giovani. Speriamo di toglierci delle soddisfazioni e gioire tutti insieme”.