“Cuccioli non ancora svezzati senza acqua e cibo per 30 ore trasportati dall’ est Europa con viaggi anche di1700 chilometri. Cuccioli di un mese privati della libertà e della vita a cui é negato anche l’ amore della madre. Belano disperati fino allo sfinimento nei camion e nei mattatoi. Spesso assistono terrorizzati all’ uccisione degli altri prima della propria fine a contatto col loro sangue”, e questo è provato da centinaia di video che si trovano online. “Lunghi momenti di terrore prima della morte.
Spesso sgozzati senza essere storditi. Sembra un copione horror purtroppo è la banale realtà. Forse la tragica realtà nascosta di questa tradizione di sangue sfugge alle coscienze distratte ma possiamo contribuire a mettere fine a questo orrore da subito. Conoscenza e consapevolezza dell’ uomo sono evolute e sappiamo che possiamo festeggiare e mangiare sano senza imprigionare, torturare ed uccidere altri esseri senzienti. Dobbiamo riconoscere anche alle altre specie i diritti inalienabili alla vita, alla libertà ed all’ integrità fisica. Due milioni di agnelli sono considerati come oggetti e smontati ogni anno in Italia. La gioia della festa passa attraverso la consapevolezza di non aver contribuito all’uccisione di un cucciolo. Lassaddu bivi. Quest’anno mangia vegetale”.