“Ieri si è chiuso un capitolo, quello del piano di risanamento acustico comunale. Un piano che non mi piace, che non mi ha convinto e che non risolve i problemi legati al rumore”, afferma in post sui social il Consigliere comunale Marco Benucci.
“Non si tratta infatti di un piano capace di dare risposte concrete ai residenti, perché sono fermamente convinto che le attività non siano un problema per il rumore ma i maleducati, le orde di incivili che alle 2/3 del mattino urlano per i quartieri del centro (sopratutto alla Marina)”…”Le attività fungono da presidio in quei luoghi rendendoli di fatto più vivibili e più sicuri soprattutto per i residenti”, prosegue il post.
“Ci vogliono controlli, controlli seri, ci vogliono vigili e polizia che presidino le vie e puniscano gli incivili e anche quelle attività che commettono illeciti, non si può punire di fatto tutti, anche gli avventori della buona movida e le attività che lavorano seriamente. Le attività commerciali stando a questo piano non sono per nulla tutelate”…”Negli scenari presi in considerazione ci potrebbe essere anche la chiusura all’1:00 della parte esterna al locale”, incalza Benucci.
“Un piano che usa una misurazione di 0,8 persone a metro quadro anziché una persona in 1,20. Come si misura lo 0,8 di una persona ? Si toglie un arto ? Per quanti simile il rapporto non è identico anzi… Negli scenari non si fa differenza tra estate ed inverno, dove ci dovrebbe essere un po’ più di tolleranza se si vuole puntare ad essere una città turistica ed attrattiva; non si fa distinzione tra inizio e fine settimana, tra giorni festivi e lavorativi”…”Nello scenario peggiore e catastrofico per rientrare nel limiti di legge addirittura si parla di contingentare gli ingressi nella pubblica via per gli avventori e non, una opzione che lede il diritto alla mobilità previsto dalla Costituzione”, conclude Benucci.