Si è svolto nei giorni scorsi l’incontro tra operatori del Mercato di San Benedetto e l’Amministrazione Comunale di Cagliari. Dura la protesta dei lavoratori che non vedono chiarezza sul progetto di riqualificazione dell’immobile e sul trasferimento temporaneo in piazza Nazzari.
“Dopo le numerose richieste di aiuto ricevute da parte dei lavoratori del mercato di San Benedetto, insieme all’Associazione Progresso Sostenibile Sardegna, abbiamo partecipato all’incontro organizzato dalla Confesercenti riguardo il futuro del vecchio Mercato di San Benedetto”, dichiara Giulia Moi, ex europarlamentare nella Commissione Agricoltura, Turismo e Mercato Interno e presidente dell’Associazione Progresso Sostenibile Sardegna.
Il mercato civico più grande d’Italia di via San Benedetto a Cagliari avrà un nuovo volto, con l’utilizzo di 41 milioni di fondi pubblici europei del Pnrr. Ma nel frattempo, i 220 commercianti titolari dei box dopo le festività natalizie, dovranno trasferirsi in una struttura provvisoria di piazza Amedeo Nazzari che il Comune dovrà allestire entro l’estate.
“La preoccupazione è tanta, la totale assenza di documentazione del progetto, il poco coinvolgimento dei
lavoratori, e la strana urgenza con la quale ora si trovano costretti a subire un progetto caotico, poco chiaro e calato dall’alto con il timore di perdere la licenza rinnovabile di recente solo con
scadenza annuale”, afferma la Moi.
Durante l’incontro sono emerse numerose criticità alle quali l’amministrazione Comunale di Cagliari non è stata i in grado in grado si dare risposte concrete ai lavoratori, “Sentire dichiarare al sindaco Truzzu che bisogna sperare che non arrivi la sfiga nel trovare reperti archeologici” per dare una risposta a chi chiedeva le tempistiche del mercato provvisorio finora vagamente stimate in circa 3-4 anni, ha messo ancor più in evidenza la totale incapacità di chi sta gestendo l’intero progetto”, denuncia la Moi.