Cagliari punta sulla nautica da diporto, 2200 posti barca

Nautica da diporto rafforzata a Cagliari con la possibilità di passare da 820 a 2.200 imbarcazioni con l’ampliamento degli ormeggi.

E poi valorizzazione del compendio del Parco del magazzino del sale a Cagliari.

Ma anche un nuovo regolamento d’uso delle aree demaniali marittime, rinnovo delle autorizzazioni allo svolgimento di operazioni e servizi specialistici in banchina e proroga per la Kalport, agenzia per il lavoro del transhipment.

Si tratta di un provvedimento che garantirà ulteriore copertura salariale e formativa agli ex dipendenti del comparto contenitori del Porto Canale di Cagliari. Sono alcuni dei principali punti trattati, questa mattina, nella seduta del comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna.

Per quanto riguarda il piano regolatore al porto di Cagliari le nuove modifiche garantiscono una radicale riqualificazione, in chiave turistico – ricreativa, del lungomare. Con la nuova configurazione prevista la realizzazione di un molo trasversale al prolungamento del pennello Bonaria (già previsto nel vigente piano) e per nuovi spazi a terra maggiormente funzionali alle attività nautiche. Il nuovo compendio, che includerà il pennello Bonaria, la diga foranea di levante e l’esistente porto turistico,consentirà, così come previsto nel vigente piano regolatore portuale, l’ormeggio per 2.200 imbarcazioni (attualmente le unità da diporto ospitate negli specchi acquei sono poco più di 820).

Ulteriore proposta, l’estensione delle destinazioni d’uso anche all’area del Magazzino del Sale. Non solo spazi per eventi culturali, fiere, mostre e attività di interesse comune, come previsto dal vigente Prp, ma anche aree per attività sportive connesse alla nautica, per edifici adibiti a sede di società del settore diportistico, strutture ricettive e di ristoro, attività commerciali, uffici distaccati della Direzione Marittima a servizio del naviglio da diporto, ma anche per attività di riparazione e manutenzione di piccole imbarcazioni. “Si completa – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – un altro pezzo dell’ampio processo di riqualificazione del waterfront cagliaritano, sempre più vocato alla nautica da diporto, aperto alla fruizione della cittadinanza e, non ultimo, volano strategico per l’imprenditoria e l’economia del territorio”.

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