Cagliari: ufficiale Oristanio. Parlano i nuovi acquisti Ibrahim Sulemana, Simone Scuffet e Jakub Jankto

Il Cagliari Calcio è lieto di annunciare l’acquisto del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gaetano Oristanio che si trasferisce in rossoblù dall’Inter con la formula del prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto.

Nato a Vallo della Lucania, classe 2002, cresce calcisticamente nel settore giovanile nerazzurro in cui ha vinto i campionati U16 e U17. In Primavera raccoglie 42 presenze totali con 10 gol e 6 assist, protagonista nel percorso che nella stagione 2019/20 porta la squadra sino ai quarti di finale di Uefa Youth League (3 reti in 6 gare).

Nell’estate 2021 si trasferisce all’estero in prestito tra le fila degli olandesi del Volendam: alla sua prima stagione tra i professionisti scende in campo 35 volte e segna ben 7 reti, contribuendo alla conquista della promozione in Eredivisie.

È nel Volendam anche il campionato successivo per mettersi in gioco nella massima serie olandese: disputa 27 gare (1 gol e 3 assist) ed è tra gli artefici della salvezza.
Tra i punti di forza delle nazionali giovanili azzurre, con le quali ha collezionato sinora 30 gare e 7 reti, ha giocato con l’Under 17 i Mondiali di categoria in Brasile nel 2019. Ha esordito in Under 21 in Italia-Lussemburgo 3-0 del 6 giugno 2022.

Mancino naturale, impiegato principalmente come trequartista, può ricoprire anche il ruolo di esterno d’attacco. Tecnica e visione di gioco fanno di lui un prezioso uomo assist; la sua progressione palla al piede, il dribbling secco, la capacità di inserimento, gli consentono di arrivare con facilità alla conclusione e trovare la via del gol grazie ad un tiro forte e preciso.

Dopo l’acquisto di Oristanio, il Cagliari è impegnato alla ricerca di un difensore centrale e due attaccanti.
A breve verrà presentato l’ultimo arrivato in ordine di tempo: il difensore ex Sampdoria Tommaso Augello.

Hanno parlato gli altri tre neo acquisti rossoblù: Ibrahim Sulemana, Simone Scuffet e Jakub Jankto.

Ibrahim Sulemana, giovane centrocampista ghanese, classe 2003 racconta in inglese l’impatto con la nuova realtà: “La prima settimana di allenamenti è stata ottima. Sono molto felice di essere qui. I miei compagni e lo staff sono stati molto accoglienti. Mi piacciono le strutture e tutto l’ambiente”.
Sulla sua nuova squadra: ” Conoscevo Luvumbo che avevo affrontato nel campionato Primavera. Ma come ho già detto mi hanno accolto tutti al meglio. Mi sento come a casa. Seguivo il Cagliari da tempo, ci giocavano due miei connazionali, Duncan e Asamoah”.

Sul prossimo futuro e sulla prossima stagione: ““Mi piace imparare, migliorare costantemente. Essere allenato da uno degli allenatori italiani con più esperienza al mondo, che ha guidato top club europei e vinto una Premier League mi aiuterà a farlo: quando verrò chiamato in causa dovrò farmi trovare pronto, darò tutto”.
Il sogno della Nazionale. “Amo il mio paese, spero di giocare in futuro con il Ghana”.

Sulla sua posizione in campo: “Voglio aiutare la squadra, posso giocare in qualsiasi posizione del campo, se dovessi scegliere vorrei giocare centrale di centrocampo. Il tiro dalla distanza è una delle mie prerogative. Devo migliorare e cercare di giocare con entrambi i piedi”.Simone Scuffet, classe 1996, arriva dal Cluj: “Giocare all’estero ti migliora dal punto di vista tecnico e umano. Torno in Italia e ci aspetta un campionato tosto, spero che l’entusiasmo che ho apprezzato sin dal primo momento possa aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo. Ci sono squadre di tradizione, attrezzate. Ma noi qui vogliamo lottare e lo faremo con grande spirito. Cipro e Romania le ho vissute con la mentalità di voler apprendere il più possibile. Le mie scelte le ho fatte per motivi prettamente professionali, sono andato in squadre come l’Apoel e il Cluj che rappresentavano praticamente l’intera nazione, e da lì una pressione da saper gestire”.

Sulla scelta cagliaritana: “Il Cagliari per me rappresenta una bellissima opportunità che non voglio assolutamente farmi scappare. Sono venuto qui con la motivazione di dimostrare il mio valore, sono convinto di essere migliorato e sicuramente la Serie A è una categoria in cui non vedo l’ora di cimentarmi nuovamente. C’è stato un bell’impatto, si riesce a tenere un clima positivo durante tutti gli allenamenti. L’ambiente è positivo, conoscevo già qualche ragazzo, tra cui Capradossi da La Spezia e Jankto con cui ho giocato a Udine. Tutti poi mi avevano parlato di una società di alto livello e di una città in cui si vive benissimo. Penso che quando una squadra sente un appoggio tale e una responsabilità del genere tutto il gruppo deve dare di più. Si è visto specialmente nei playoff recenti”.”.

Passato e futuro: “Il passato resta una parte fondamentale della vita di ognuno di noi. In questi dieci anni ho vissuto un inizio in cui si parlava tanto di me e poi dei momenti in cui sono arrivate delle delusioni. Penso sia importante farne tesoro e trovare gli spunti da sfruttare per riscattarsi. Non cerco risposte dal passato. Bisogna vivere nel presente con un occhio al futuro, che è la cosa più importante. Cagliari? In tanti mi hanno parlato molto bene della città e di questa realtà, non ho alcuna preoccupazione ma solo voglia di lavorare. Negli ultimi due anni ho trovato continuità. Ho potuto mettere due anni in fila in cui ho giocato tanto. Dal punto di vista umano, affrontare nuove esperienze e nuove sfide da tanto, ti fa capire cosa succede fuori che, restando qua, a volte non si capiscono o conoscono. Le competizioni europee sono state una bella esperienza per la mia carriera, e spero di poter contribuire alla squadra con il mio bagaglio”.

Sulle prospettive:  “I nomi del passato a Cagliari fanno capire che c’è attenzione al ruolo e questo può darmi molto. Dai primi allenamenti si vede come si lavora bene, come lo staff sia preparato. La Nazionale? Non è nei miei pensieri adesso, sono venuto per me stesso, per provare a fare qualcosa di buono e mettermi a disposizione della squadra e dell’Isola. Arrivo in una squadra con un portiere che ha fatto molto bene lo scorso anno come Boris. Per me è una grande sfida, voglio giocarmi le mie chance e mettermi a disposizione”.Jakub Jankto, classe 1996 come Scuffet, giocatore della Repubblica Ceca, cerca il riscatto dopo l’ultima stagione giocata nelle file del Getafe:  “Le prime sensazioni sono davvero ottime. Ho trovato uno splendido gruppo, uno staff che conoscevo dai tempi della Sampdoria, lavoriamo veramente duro con questi 42 gradi. Il lavoro servirà per trovare il ritmo. Ho fatto molto bene in passato con questo staff, con i preparatori due stagioni molto positive. “.

Sulla nuova squadra: ” Ho seguito la stagione del Cagliari dello scorso anno specie dopo l’arrivo di mister Ranieri. Con lui il Cagliari ha concluso un campionato incredibile dal decimo posto, è arrivato ai play off e poi è arrivato in serie A. Dobbiamo lavorare duro perché in serie A i ritmi sono molto più veloci, dobbiamo essere preparati e puntare alla salvezza che deve essere il primo obiettivo della stagione”.

Sulla sua ultima stagione e sull’ambiente cagliaritano: “Vengo da un periodo difficile specie da febbraio in poi. Sono pronto a rimettermi in discussione. I tifosi del Cagliari sono tosti, voglio ringraziarli, al mio arrivo mi aspettavano in aeroporto, l’ho apprezzato davvero tantissimo, avremo bisogno del vostro sostegno. So quanto il pubblico di Cagliari sia caloroso, da avversario dai tempi di Ascoli ma anche quando sono venuto a giocare con Udinese e Samp è sempre stato difficile venire a giocare qui: le tribune sono attaccate al campo di gioco, i tifosi trascinano la squadra. Non vedo l’ora di poter scendere in campo all’Unipol Domus”.
Sulla sua posizione in campo: “Posso giocare da esterno nel 4-4-2 ma anche da centrocampista nel 4-3-1-2. Posso fare anche il quinto a sinistra.Tiri, cross, specie sul secondo palo, voglio ritrovare gol ed assist ed aiutare il più possibile la squadra”.

Ama la serie A ma anche la Nazionale del suo paese: “Per me è importante giocare per la mia Nazionale, abbiamo una nuova generazione interessante anche se ricordiamo sempre con piacere i tempi che furono quando giocavano campioni del calibro di Nedved”.

Sull’ultima stagione giocata nel Getafe. “Ho giocato le prime 5-6 partite poi ho avuto un infortunio alla caviglia, sono stato fuori 5 mesi, è stato difficile rimanere fuori ed al rientro non è andata bene. Ho davanti la stagione del riscatto ed almeno altri 6-7 anni di carriera”.

Sul massimo campionato:  “Conosco perfettamente la serie A, a Cagliari c’è un gruppo importante con Pavoletti e Lapadula giocatori esperti a guidare gli altri”.

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