Cagliari, grande corteo transfemminista per la Palestina

“L’otto marzo abbiamo attraversato la città per riappropriarci, con i nostri corpi, degli spazi che quotidianamente ci vengono negati e per gridare contro la guerra e la cultura dello stupro. Mai come in questo momento storico, abbiamo bisogno di levare la nostra voce ed esprimere tutta la nostra rabbia verso un sistema che qui ci abusa e uccide ogni giorno, e che trova sua massima espressione nello sterminio del popolo palestinese da parte della furia assassina e imperialista di Israele”, affermano in una nota i promotori della mobilitazione dell’8 marzo.

“Urliamo contro il colonialismo di terre e corpi, di cui il sionismo è diretta declinazione, che opprime la Sardegna attraverso la presenza di basi militari e industrie belliche, complici del genocidio in corso. Siamo con le sorelle palestinesi resistenti e in lotta contro la violenza sionista, prima e dopo il 7 ottobre. Perché crediamo fermamente che nessuna di noi sarà libera finché non lo saremo tutte”, scrivono gli organizzatori.

La manifestazione ha visto la partecipazione di migliaia di persone ed è stata l’occasione per affrontare i temi internazionali e quelli della violenza sulle donne.

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