Un punto per fermare la caduta libera dopo quattro sconfitte consecutive.
Un passo avanti per allungare il passo sulla Salernitana e per avvicinarsi a Sassuolo e Lecce, ma niente è cambiato rispetto con l’Udinese, l’avversario di ieri, Verona ed Empoli.
La classifica non premia il buon secondo tempo dei rossoblù: Cagliari sempre penultimo da solo. E ora diventa fondamentale fare quello che stanno facendo le altre concorrenti: rosicchiare punti alle big.
La prima occasione arriva domenica con il Napoli dell’ex Mazzarri alla Domus. Con un altro ex, Gaetano, che in questo momento può fare la differenza a favore del Cagliari (solo tre settimane fa giocava sotto il Vesuvio). Per il centrocampista-trequartista due gol nelle ultime due uscite. E soprattutto giocate sempre utili e intelligenti. Ripresa degli allenamenti fissata per domani pomeriggio con Ranieri che dovrà valutare le condizioni di Nandez, frenato da un affaticamento proprio alla vigilia della partenza per Udine e utilizzato nella gara con i bianconeri solo nelle battute finali. E potrebbe essere la settimana del definitivo via libera a Sulemana, portato in panchina ieri nella sfida contro la squadra di Cioffi. Ranieri potrebbe presto riavere con sé, almeno per i primi allenamenti personalizzati, anche Shomurodov e Oristanio.
Tredici partite alla fine, ma ora il Cagliari deve correre.
L’anno scorso il Verona si salvò agli spareggi a quota 31. La stessa Salernitana, due stagioni fa, proprio a spese del Cagliari, agguantò la permanenza in A sempre a 31 punti. L’anno della miracolosa rincorsa con Semplici invece il Benevento andò giù con 33 punti. Presto per fare tabelle, ma il Cagliari per salvarsi dovrà tenere una media superiore al punto a partita.
Mentre sinora ha viaggiato a una media di 0,76 punti a gara. Numeri che Ranieri conosce bene.
Il tecnico, ora più che mai, sta cercando gli uomini giusti per la corsa salvezza. In questo senso si spiega il “ripescaggio” di Deiola nelle ultime due gare. Ma ieri il mister ha fatto leva anche sull’orgoglio di Jankto: sul piano caratteriale la risposta dell’ex Samp è stata quella che Ranieri chiedeva. L’errore da evitare è quello di regalare pezzi di partita agli avversari come è successo nel primo tempo contro l’Udinese. Quasi tutto, visto che il gol prima dell’intervallo di Gaetano ha cambiato la situazione. Rafforzando una convinzione: i black out sembrano più mentali che tecnico-tattici.