Il Toro si becca i primi fischi stagionali dopo lo 0-0 contro il Cagliari al debutto in campionato.
Più che per la squadra, però, sono per il presidente Cairo, invitato a comprare qualche giocatore perché la rosa è ancora incompleta.
E anche contro i sardi vengono fuori tutte le lacune della squadra granata, che fa terribilmente fatica a segnare e a rendersi pericolosa. Così a sorridere sono i sardi di Ranieri, che imbrigliano bene la formazione di Juric e strappano un punto meritato, un’ottima partenza per sperare in ottica salvezza.
Juric conferma dieci undicesimi del Toro che ha superato la Feralpisalò in coppa Italia, l’unica novità è rappresentata da Karamoh al posto di Radonjic per affiancare Vlasic alle spalle di Sanabria. Per il resto, assetto e uomini sono gli stessi dell’anno scorso, con il solo Bellanova volto nuovo e con il solito terzetto Schuurs-Buongiorno-Rodriguez davanti a Milinkovic-Savic. Ranieri, invece, si affida a tanti eroi della promozione, oltre al giovanissimo classe 2002 Oristanio che affianca Luvumbo.
L’autore del gol della promozione in serie A, Pavoletti, siede in panchina, mentre Lapadula è infortunato e il tecnico aspetta un attaccante. I ritmi non sono asfissianti, d’altra parte si gioca sotto un sole cocente e con oltre 35 gradi sul termometro, eppure le occasioni non mancano: Radunovic è bravo a deviare la girata di Sanabria su corner di Ilic, Milinkovic-Savic è super con la mano di richiamo sul destro a giro di Nandez. I granata continuano a calciare bene i piazzati ma Schuurs, tutto solo, si divora il vantaggio, mentre Oristanio si mette in mostra con un paio di azioni personali. La ripresa si apre con Radonjic al posto di Karamoh e Di Pardo per Goldaniga.
La sfida, però, diventa decisamente più spigolosa e spezzettata, con le due squadre che di fatto non riescono a creare nulla. I due allenatori provano a vincerla con i cambi, Juric tenta la novità con Pellegri al fianco di Sanabria rinunciando a Vlasic e Ranieri inserisce Shomurodov, Pavoletti e Jantko, ma il risultato non si sblocca e i due portieri rimangono praticamente inoperosi. Juric si gioca anche la carta Verdi, ma là davanti è un Toro che fa davvero fatica a creare pericoli.
Il tabù Grande Torino resiste e dal 6 marzo ad oggi sono otto gare di fila senza successi interni, e sabato c’è la trasferta a San Siro contro il Milan. Il Cagliari, ho casalinga dopo la promozione.