Vittoria sofferta ma pesante per la Primavera rossoblù, che supera 2-1 il Cesena fanalino di coda al termine di una gara complicatasi in corso d’opera anche per effetto dell’espulsione di Konate a metà ripresa. I gol di Delpupo dopo 40 secondi e Idrissi al 7′ sembravano porre la gara in discesa, ma Gessaroli accorciava prima del riposo e dava il via a una battaglia foriera di tre punti importantissimi.
Senza Vinciguerra, Griger, Sulis, Belloni e Carboni, Battilana e Pisacane optano per Konate e Pulina con Delpupo e Sulev a supportarli nel camaleontico 4-3-3. In mediana Caddeo e Cavuoti, davanti a Iliev ci sono Zallu, Palomba, Veroli e Idrissi.
Pronti, via e Delpupo sotto misura infila la porta su servizio di Zallu dopo dialogo sulla destra con Caddeo. Al 6′ giallo per Konate per fallo a gamba alta, poco dopo raddoppio di Idrissi, che si incunea in area e col mancino infila in diagonale. Il Cesena si vede all’11’ con Gessaroli che di testa non trova la porta. Sulev (due volte) e Delpupo vanno vicini al tris a legittimare la superiorità rossoblù, ma i romagnoli crescono approfittando di un leggero calo dei padroni di casa: ci prova ancora Gessaroli al 17′ ma il tiro è fuori; Giovannini largo al 27′ su ripartenza in superiorità numerica; Polli al 38′ alto, dopo che Konate e Pulina da dentro l’area avevano insidiato la porta bianconera. Gessaroli al 42′ fa 1-2 inserendosi in area e superando Iliev.
La ripresa inizia con Pulina che incoccia la traversa al 52′, poi nel momento in cui il Cagliari si faceva vedere spesso in zona-gol, ecco che al 56′ Polli colpisce la traversa dalla distanza. Al 67′ momento chiave: Konate a terra in area, l’arbitro opta per il secondo giallo per simulazione e inizia una gara completamente differente. Rossoblù a protezione del prezioso vantaggio, eppure al 70′ Galassi in uscita salva tutto su Pulina a un passo dal tris. Gessaroli e Manetti ci provano, ma il Cesena al 96′ ha la vera chance: sinistro di Denes, palla fuori di niente e sospiro di sollievo.
“Sapevamo che sarebbe stata una gara piena di inside”, spiega Matteo Battilana. “Ci teniamo stretti questi tre punti, era fondamentale vincere e dare continuità al nostro cammino. Siamo partiti molto bene, indirizzandola subito, era una partita diversa dalle altre e i ragazzi si sono sacrificati fino all’ultimo istante, mostrando grande senso di appartenenza e compattezza. Ora l’Atalanta? Sono tutte gare decisive, abbiamo ancora cinque finali e lo spirito da mettere in campo sarà quello visto oggi come nelle sfide contro Sampdoria, Juventus, Sassuolo e Udinese”.