“Israele ormai da più di 70 anni impedisce con la violenza la vita di ogni famiglia palestinese che vive nella Striscia di Gaza o in Cisgiordania: occupa le loro terre, ruba la loro acqua, sradica gli ulivi, distrugge case, ospedali, scuole; e, tramite i Check Point, impedisce gli spostamenti per recarsi a scuola, al lavoro, a trovare un familiare, partecipare a un funerale, o fare qualsiasi altra cosa”, affermano i promotori del del Comitato sardo di Solidarietà con la Palestina.
“Ora con estrema arroganza, sostenuto purtroppo da Usa, Europa, con l’Italia in prima linea, il Governo Israeliano effettua un massacro del popolo di Gaza senza precedenti, un vero e proprio tentativo di pulizia etnica”… “Tra le cose che possiamo fare per manifestare il nostro sdegno e la nostra opposizione al Massacro c’è il Boicottaggio dei Prodotti Israeliani e tra questi abbiamo selezionato dei Farmaci in quanto quegli stessi farmaci che vengono usati per curare o salvare vite, contribuiscono al profitto di una casa farmaceutica israeliana, la TEVA, con sede centrale a Tel Aviv”, prosegue la nota.
“Teva è la maggiore produttrice al mondo di Farmaci generici insieme alle sue diverse consociate, tra cui Ratiopharm e Dorom, e quindi contribuisce notevolmente all’incremento dell’Economia dello Stato di Israele che compie questi orrendi crimini”… “Per questi motivi mercoledì 15 novembre alle ore 10 saremo in via Roma n. 223 davanti all’ Assessorato Regionale alla Sanità a chiedere che per le Strutture sanitarie e per gli Ospedali sardi non vengano più selezionati, né acquistati, né più utilizzati, farmaci Teva e che vengano sostituiti con altri ugualmente efficaci ma prodotti da Ditte non implicate in utilizzo di Denaro insanguinato”, conclude la nota del Comitato sardo di Solidarietà con la Palestina.