Capodanno, soldi “buttati” e soldi spesi in promozione: ecco la differenza tra Cagliari e Crotone

Si chiama “L’Anno che Verrà” il tradizionale appuntamento condotto da Amadeus su Rai Uno per festeggiare l’arrivo del 2024.

Per il 2023/2024 e il 2024/2025 lo spettacolo musicale se lo è aggiudicato la Regione Calabria. Quest’anno si svolge in collegamento da piazza Pitagora a Crotone dove per la sera di Capodanno vengono ospitati Annalisa, Paola e Chiara, i Ricchi e Poveri, Il Volo, Sangiovanni, Nino Frassica, The Kolors, Cristiano Malgioglio, Dargen D’Amico, gli Autogol, Maninni, Rose Villain.

Lo spettacolo avrà inizio a partire dalle 21:30 circa e l’evento verrà realizzato grazie alla collaborazione della Fondazione Calabria Film Commission, della Regione Calabria e della Città di Crotone… insomma, l’unione fa la forza.

Ancora non sappiamo quanto è stato stanziato per questo Capodanno nella cittadina calabra, ma sappiamo che la città di Perugia l’anno scorso ha speso 500 000 euro per lo stesso spettacolo; quindi, immaginiamo che l’importo anche per quest’anno si aggiri sulla stessa somma.

Ma allora viene da chiedersi: una regione che conta circa lo stesso numero di abitanti della Sardegna, riesce ad organizzare in una piccola cittadina di poco più di 60 000 abitanti, più o meno quanto Quartu S. Elena, una diretta su Rai Uno, per una serata che ha inizio alle 21.30 e si protrae oltre la mezzanotte, con più di 13 artisti di livello nazionale, in piazza… mentre la città di Cagliari, capoluogo di Regione, che conta due volte gli abitanti di Crotone, stanzia un milione di euro e per ora ne spende circa 800 000 euro per un capodanno in un luogo recintato, con un solo artista che inizierà a suonare dopo la mezzanotte, (con ingresso nello spazio al chiuso alle 18) per una capienza di 28.000 persone e dove le prenotazioni sono ferme a circa 19.000.

Qualcuno provi a spiegarci come mai a Crotone i soldi si investono in pubblicità e immagine della città e a Cagliari si usano in questo modo senza alcun ritorno d’immagine.

 

 

Di Simone Spiga

Direttore di ReportSardegna24

Exit mobile version