L’annuncio dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato nel corso dell’audizione alla commissione Insularità, il deputato Dario Giagoni ha sollecitato misure urgenti per contrastare il fenomeno ai danni dei consumatori Roma, 7 dicembre 2023 Nuova indagine dell’Antitrust sugli algoritmi utilizzati dalle compagnie aree al fine di «ottimizzare i ricavi sulle rotte dei voli per Sardegna e Sicilia».
Lo ha annunciato Guido Stazi, segretario generale dell’Agcm, nel corso di un’audizione alla commissione parlamentare Insularità della Camera dei deputati, grazie anche ai nuovi poteri conferiti in materia all’Antitrust dall’ultimo decreto Asset. Nel faccia a faccia la questione dell’aumento delle tariffe dei biglietti aerei, in particolare quelle da e per le isole maggiori. Durante l’incontro Giagoni ha sollecitato interventi urgenti di controllo sui «sistemi di definizione dei prezzi adottati dalle compagnie aree che condizionano con effetti negativi il funzionamento del mercato e le condizioni di offerta ai consumatori, sulle tratte dei voli da e per la Sardegna e la Sicilia.
Non solo a ridosso delle festività ma anche nei periodi estivi». In particolare, ha evidenziato comportamenti anomali di alcune compagnie aree: «Per fare un esempio attuale – ha spiegato -, sulla rotta Olbia-Roma si passa da un biglietto di 300 euro a uno di 19 euro. Un divario assurdo: da un lato ci sono prezzi elevati, dall’altro una pubblicità ingannevole, perché sui siti internet c’è anche chi promuove una rotta a basso costo quando di fatto poi non c’è traccia alcuna di queste offerte promozionali». Per Stazi «l’efficace contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità è un obiettivo irrinunciabile.
Per la prima volta – ha sottolineato il segretario dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato –, il 14 novembre 2023 l’autorità ha esercitato i poteri attribuiti ad essa dalla legge 136/2023, deliberando l’avvio di un’indagine conoscitiva per verificare se effettivamente gli algoritmi di prezzo utilizzati dai vettori sui voli da e per la Sardegna e la Sicilia siano suscettibili di determinare o stabilizzare situazioni di mercato distorsive della concorrenza in danno dei consumatori». Rispondendo alle sollecitazioni dell’onorevole Giagoni ha poi assicurato che «alla fine del procedimento Agcm potrà ordinare alle imprese di apportare i correttivi necessari» e di aver preso nota delle circostanziate segnalazioni del deputato, oggetto di indagini.