Casa Bianca Italia, nel libro di Orsini la corruzione dell’informazione di uno Stato di servi

“La verità dei fatti raccontata senza fronzoli, alla faccia dei tanti “Haters” che si ostinano a non voler vedere anche laddove ci sono prove documentali”. Così ha affermato Alessandro Orsini qualche giorno fa a  Roma dove  ha presentato il suo ultimo libro, “Casa Bianca-Italia. La corruzione dell’informazione di uno Stato satellite” (edito da “Paper First”), presso la libreria Mondadori.

Nel libro Orsini in maniera scientifica espone dati e prove che dimostrano come l’Italia sia uno stato satellite della Casa Bianca e attraverso i mezzi d’informazione si manipola l’opinione pubblica dirottandola per la propria propaganda.

Una demagogia bella e buona che ha grandi obiettivi d’interesse, narrando una versione dei fatti lontana dalla verità sulle guerre Russia – Ucraina e Gaza.

Orsini nell’intervista del Fatto Quotidiano ha affermato di non essere “per l’anti americanismo culturale, quanto per quello politico”, ovvero per mettere in discussione le politiche imperialiste e dittatoriali.

Proprio per la sua schiettezza Orsini ha subito diversi attacchi in questi anni e per la prima volta ha partecipato ad un evento di questo tipo: “E’ la prima volta che io organizzo un evento pubblico – ha spiegato – la grande stampa mi ha insultato in lungo e in largo e una delle ragioni degli insulti era che io facessi degli spettacoli nei teatri perché volevo arricchirmi con la guerra in Ucraina, in realtà io ho fatto finora sempre eventi privati con la polizia privata, perché ho subito tantissimi insulti”.
Io non mi sono mai sentito al sicuro a causa della campagna di odio che hanno costruito contro di me “Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “La Stampa”, “Libero”, è stata talmente violenta che io non ho potuto avere una vita normale per tre anni”.

E poi ancora: “In Ucraina è andato come avevo previsto e quindi il livello di odio nei miei confronti non è diminuito, semmai aumentato, come si può misurare anche dagli insulti, dalle calunnie di Carlo Calenda e di molti altri. Però da un punto di vista quantitativo si sono un po’ ridotti questi insulti perché ci vuole una faccia tosta molto grande, diciamo che Calenda ce l’ha dicendo che Orsini ha sbagliato tutte le previsioni. E invece avevo fatto delle previsioni talmente precise che sono empiricamente verificabili”.

Alcuni esempi? “Avevo detto per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina. Adesso è evidenza solare che questo si è verificato, anche da un punto di vista delle statistiche i comandi dell’esercito Ucraino dicono testualmente ‘il rapporto tra i colpi dell’artiglieria Ucraina e i colpi dell’artiglieria Russa è di uno a dieci’. Avevo previsto inoltre che la controffensiva Ucraina sarebbe stata un fallimento colossale e che avrebbe autodistrutto l’esercito stesso. Altra ‘fake news’ è quella che Repubblica afferma nel momento in cui mi attribuisce la previsione della conquista di Kiave da parte della Russia in tre giorni. Una cosa assolutamente falsa, perché io ho sempre previsto una guerra lunga, a proposito di disinformazione e corruzione dell’informazione”.

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