Missione in Siria per Casapound, che, già da anni impegnata in attività di volontariato e di sostegno al governo Assad, in questa occasione “ha potuto riconfermare e constatare la reciproca volontà di collaborare sul campo della cultura, del turismo e dell’educazione”.
La delegazione, capitanata dal leader del movimento Gianluca Iannone, ha incontrato istituzioni governative, amministratori locali, realtà religiose di cristiani ortodossi, associazionistiche e lavorative, tra cui il Sindacato degli artisti, l’Unione degli scrittori arabi e l’ordine dei medici, che ha donato a Cpi una targa “in ringraziamento del lavoro svolto in questi anni nel campo sanitario”.
Tra gli altri appuntamenti “una partecipatissima conferenza presso la Biblioteca Nazionale di Damasco con il Partito Ba’th” e il “talk-show televisivo ‘Dopo la guerra’ sul canale TV nazionale” fanno sapere dal movimento.
“L’agenda degli incontri ha portato i nostri esponenti a colloquio con le istituzioni politiche della Repubblica Araba di Siria, raccogliendo parole di apprezzamento e ringraziamento per le nostre attività – afferma Iannone – Parole di apprezzamento per le attività del nostro movimento sono state espresse anche dal presidente del Parlamento Siriano e da tutta la delegazione del Fronte Nazionale Progressista che lo sostiene presso la sede dell’assemblea, oltre che dalla consigliera personale del presidente, Buthaina Shabaan. Nella parte finale della visita siamo stati a colloquio con il Governatore ‘in esilio’ di Raqqah, che ci ha lasciato la testimonianza di una nazione che soffre ancora l’occupazione congiunta tra terroristi, Turchia e Usa, delle ricche regioni petrolifere ed agricole oltre l’Eufrate”.
“Vogliamo ringraziare la Comunità Siriana in Italia e il suo presidente Jamal Abu Abbas per l’opportunità di tornare a collaborare con la Repubblica Araba di Siria e il suo fiero popolo posto sotto la guida del presidente Bashar Al Assad – aggiunge Iannone – Nel corso di questi giorni, abbiamo potuto constatare quanto questa Nazione voglia lasciarsi alle spalle dieci anni di guerra per intraprendere percorsi di ricostruzione insieme all’Italia e all’Europa, quanto sia indispensabile per il popolo siriano che le sanzioni economiche e l’embargo vengano immediatamente tolte. In conclusione, vogliamo affermare quanto ribadito durante gli onori deposti rendendo omaggio al mausoleo del Generale Issam Zahreddine: nel solco del suo esempio e di quello dei migliaia di martiri caduti nella difesa della propria terra continueremo a sostenere, con rinnovato vigore, la Siria fino alla vittoria finale”.