Investimenti per circa 6,6 miliardi di euro che potrebbero interessare oltre 90 mila unità abitative in tutta l’isola per un costo medio per intervento di 72mila euro.
Sono questi, secondo la Cna Sardegna, gli effetti potenziali della Direttiva Case Green la cui approvazione da parte del parlamento europeo ha riacceso l’attenzione sul tema della riqualificazione energetica degli immobili residenziali.
In attesa di un piano nazionale che definisca le modalità di raggiungimento degli obiettivi europei intermedi (16% di consumi medi in meno entro il 2030, 20-22% entro il 2035, di cui il 55% grazie a interventi sugli edifici meno performanti), il Centro studi dell’associazione artigiana fa il punto sull’attività di ristrutturazione che nell’ultimo decennio ha coinvolto le abitazioni in Sardegna, con un focus sui numeri del superbonus, ormai giunto alla sua fase conclusiva.
Secondo la Cna, nel decennio 2013-2023 sono state oggetto di interventi di ristrutturazione quasi 390 mila abitazioni (circa 35.000 ogni anno) per un investimento complessivo di circa 18 miliardi di euro (7,4 miliardi e 151 mila abitazioni negli ultimi tre anni).
Al 31 dicembre 2023 le asseverazioni per i lavori incentivati con il superbonus sono state 15.289: 1.514 hanno riguardato i condomini, 10.624 gli edifici unifamiliari e 3.151 le unità abitative indipendenti.
Negli ultimi tre anni il superbonus ha interessato il 15% delle abitazioni ristrutturate (22.859 su un totale di 151 mila) assorbendo circa il 33% degli investimenti. Il costo “edilizio” per un intervento di riqualificazione finanziato col superbonus, in grado di innalzare di due classi energetiche le performance di un’unità abitativa in Sardegna, è stato di circa 71.699 euro. Per 16.400 unità abitative oggetto di superbonus a fine 2022 (il 71% del numero registrato a fine 2023) è stato registrato un risparmio energetico di 208 Gwh/a In base a dati ENEA, Ispra e Terna nel 2021 si stima un consumo energetico totale (per tutti gli usi domestici) delle abitazioni in Sardegna pari a circa 5.790 Gwh/a. Per ridurre i consumi domestici del 20% annuo in dieci anni (circa 1.160 Gwh/a entro il 2034) con interventi relativi alla Direttiva Green si ipotizza un costo medio edilizio di circa 5,72 milioni di euro per GWh/a risparmiato (investimento complessivo di 6,6 miliardi di euro).
“La direttiva pone obbiettivi sfidanti per le Istituzioni e l’intera filiera delle costruzioni – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di CNA Costruzioni – Prioritario affrontare il riordino dei bonus in edilizia con una programmazione di medio e lungo periodo che di certezze in termini di risorse e di quadro normativo che sia al contempo sostenibile per le finanze pubbliche e il mercato”.