Arrivano le prime segnalazioni al Codacons da parte di consumatori che lamentano di aver comprato a prezzo maggiorato l’ormai noto pandoro Balocco ‘Pink Christmas’ griffato Chiara Ferragni, convinti che si trattasse di acquisti per beneficienza e che ora chiedono di essere risarciti.
Da quanto si è saputo, infatti, al momento l’associazione ne ha raccolte circa 250, quelle più rilevanti, mentre molte altre sono in arrivo, ed è pronta a metterle a disposizione nelle prossime ore per le indagini in corso a Milano per truffa aggravata a carico dell’influencer e dell’imprenditrice Alessandra Balocco.
“Noi abbiamo acquistato il pandoro proprio perché la nostra neonata era stata curata dal Regina Margherita – si legge in una segnalazione arrivata all’associazione – e pertanto abbiamo scelto questo pandoro.
Non abbiamo lo scontrino ma la foto del dolce”.
“L’anno scorso – si legge in un’altra email – abbiamo acquistato un pandoro Balocco in collaborazione con Chiara Ferragni. Nonostante le nostre poche risorse economiche e il prezzo non irrisorio del pandoro, ci sembrava comunque una buona iniziativa per aiutare chi è meno fortunato di noi. Adesso ci sentiamo traditi e truffati, perché per noi è stata una spesa che abbiamo fatto con il cuore; per questo motivo, sono qui a richiedere un rimborso”.
L’associazione, che nelle scorse settimane ha presentato l’esposto da cui sono partite le indagini, ha calcolato in 1,65 milioni di euro i presunti danni per gli acquirenti del pandoro griffato: una somma “calcolata sugli oltre 290mila pandori venduti nel 2022 (su un totale di 362.577 pezzi commercializzati) e pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro), incremento di valore che, complici i post dell’influencer, avrebbe fatto ritenere che la maggiorazione di prezzo di 5,69 euro fosse il valore della donazione in solidarietà dei singoli acquirenti”.