“Cari amici di SaDefenza ci hanno chiuso il blog su blogger dopo quasi 18 anni, aperto nel 2007 abbiamo sempre pubblicato articoli di rifiuto del sistema potete vedere da voi stessi all’indirizzo https://SaDefenza.blogspot.com questo ci fa capire che la cosiddetta Democrazia è solo una chimera che usano come fumo per darsi una spolverata di umanità”, scrivono sui social i promotori del blog.
In questi lunghi anni, gli attivisti che fanno riferimento a Sa Defenza, hanno portato avanti battaglie a beneficio dell’isola, oltre alla militanza mostrata in ogni dove contro le basi militari, hanno manifestato il rigetto per una occupazione militare che non altri eguali in Italia.
“Come ogni giorno mi trovavo a redarre il mio ennesimo articolo che come tutti voi sapete viene letto in prevalenza da quella categoria di persone che chiamano Complottiste, si sa, oggi tutto viene catalogato in ogni ordine e luogo affinché vi sia una certa distinzione tra le parti e se devo essere sincero a me la cosa non piace, ma mi ci devo abituare, il lato positivo della faccenda è che mi rende partecipe di un gruppo di persone che ha quella autonomia di pensiero che a me è molto gradita, quando nel mezzo del mio lavoro attraverso i messaggi istantanei di Telegram, mi viene comunicato che il Blog di Sa Defenza è stato chiuso senza un motivo apparente”, scrivono gli attivisti.
“Ho Oltre 30anni di esperienza nel mondo della rete, all’epoca quando iniziai i programmi me li dovevo digitare a mano uno per uno, ed alla fine dopo un Debug (praticamente un interrogazione in bello stile da parte di un censore virtuale) conoscevo la sorte che mi aspettava per quello che doveva essere un viatico il quale portava ad una destinazione spesso ignota. Oggi i programmi e tutto quello che ci ruota attorno hanno modificato il loro modo di interferire nella mia attività, tutto è già predisposto e la censura si muove adoperando strategie d’azione che si intromettono in modo molto più sottile, direi quasi impercettibile e tutta quella autonomia che prima mi rendeva unico responsabile di ciò che potevo o meno fare, si è via via con il tempo affievolito sino a dover lottare ogni giorno contro un soggetto virtuale privo di ogni identità. La censura è frutto della dittatura che si viene a creare nel momento in cui una della parti intende prevaricare con la forza un idea ed un modo di pensare che contrasta con quelli che sono gli interessi di un ristretto numero di persone che non intende condividere tutti i vantaggi di una sana partecipazione collettiva che un progetto comune può offrire”, conclude il blog Sa Defenza.
Dalla Redazione di ReportSardegna24 la totale solidarietà agli attivisti e militanti di Sa Defenza.