“Lo scorso 14 maggio la nostra organizzazione sindacale aveva fatto emergere significativamente quanto stava accadendo alla struttura complessa della Chirurgia Generale dell’Arnas Brotzu, alla sua imminente chiusura, con tanto di danno enorme per tutta la popolazione della Sardegna”…”In data 15 maggio l’Azienda Arnas Brotzu aveva replicato etichettando come erronea la notizia riportata dalla Fials, evidenziando addirittura che la sua riorganizzazione era propedeutica alla sua ulteriore valorizzazione”, scrivono in una nota congiunta Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia, rispettivamente Segretario provinciale della Fiasl di Cagliari e Sanluri Sud Sardegna.
“Peccato che le cose andate in onda nei giorni scorsi evidenzino proprio la situazione fatta emergere dalla Fials, in questi giorni infatti, la nostra organizzazione ha ricevuto una notevole quantità di segnalazioni da parte di pazienti, cittadini e tanti portatori d’interesse verso la chirurgia generale ed il suo centro trapianti, anzi ex, visto
che le condizioni di lavoro create non permetteranno più al Dott. Fausto Zamboni di portare avanti serenamente il suo eccellente lavoro, figlio della sua grande competenza, ovvero oltre 530 trapianti in 19 anni, numeri che si commentano da soli”, prosegue la nota.
“Ci eravamo rivolti all’Assessore affinché intervenisse con la massima sollecitudine per fermare quello che il direttore sanitario dell’Arnas Brotzu metteva scientificamente in atto a colpi di disposizioni interne, eludendo lo stesso stop alle attività non strategiche emanato direttamente dalla presidentessa della regione Sardegna Alessandra Todde”…”Inutilmente, visto gli esiti di ciò che Noi avevamo definito uno scempio annunciato, che
costringerà tanti malati a ricorrere ad una nuova stagione di viaggi della speranza”, scrive ancora la Fials.
poi si rivolgono al neo assessore: “Evidentemente lei preferisce le meno impegnative gite fuori porta, vedi ieri in buona compagnia nel Medio Campidano, all’urgenza del salvaguardare l’equo accesso alle cure dei cittadini di tutta Sardegna. Se il buongiorno si vede dal mattino, per le compagnie aeree sarà sicuramente un successo, non certo per la già martoriata sanità sarda”, conclude la nota congiunta di Giampaolo Cugliara e Giampaolo Mascia.