La pubblicazione, l’11 agosto prossimo, di Chrome Dreams di Neil Young è una notizia che sta agitando il mondo del collezionismo discografico.
Si tratta infatti di uno dei più celebri album perduti della storia del rock: contiene brani registrati tra il 1974 e il 1977 ed era stato pensato per essere pubblicato nel 1977.
Fu inciso su un acetato, dal quale negli anni ’90 fu ricavata una copia presto diventata un preziosissimo bootleg, ma non fu mai pubblicato. In realtà Neil Young queste canzoni le ha poi inserite nei suoi album successivi: alcune sono dei classici come Pocahontas, la dirompente Like a Hurricane, Powderfinger, Sedan Delivery. L’incisione più vecchia è Star of Bethlehem, Sedan Delivery è presentata in una versione più lenta di quella già pubblicata, Pocahontas è nella stessa versione dell’album Rust Never Sleeps ma senza sovraincisioni, Sedan Delivery e Hold Back The Tears hanno un testo e caratteristiche musicali differenti rispetto alle versioni già note, Stringman era stata inserita solo nell’Unplugged.
Chrome Dreans è il frutto di diverse sedute di registrazione, in alcune compaiono i fidi Crazy Horse al completo, in altre suona da solo o ha accanto solo Frank “Poncho” Sanpedro al mandolino. Will To Love è una performance eseguita davanti al camino del ranch di Neil Young che poi aggiungerà sovraincisioni. C’è un clima di malinconica intimità in questi brani ispirati a un minimalismo acustico che, nel caso di Captain Kennedy, si trasforma in una ballata folk contro la guerra. La ragione per cui Neil Young abbia deciso di rinunciare a questo progetto e di spargere queste canzoni nei suoi album è un enigma che rende Chrome Dreams così affascinante, soprattutto se pensiamo ai rapporti a dir poco complicatissimi che il settantottenne rocker canadese ha avuto con l’industria del disco e alla sua sterminata discografia che comprende anche volumi tratti dai suoi archivi. Il mondo di Young è un mix di malinconia e di urticanti esplosioni rock che per la coerenza delle sue posizioni e la sua resistenza granitica nei confronti del mercato, ne hanno fatto una leggenda vivente e un eroe per le nuove generazioni. A partire dalla fine degli anni ’70 non c’è stato decennio in cui il suo modo di intendere la musica, così essenziale e volutamente scarno, non sia stato preso a modello: è stato indicato come precursore del Punk, nume tutelare del Grunge (pensiamo ai Pearl Jam e all’album Mirror Ball), riferimento assoluto dell’Alternative Country e, in generale, dell’Alternative Rock.
Un uomo e un artista tormentato, dalla salute malferma, padre di due figli affetti da paralisi cerebrale, Neil Young è anche un progressista ambientalista che non ha mai avuto paura di schierarsi. La pubblicazione del suo album perduto offre ora la possibilità di guardare più da vicino nel suo universo musicale. Ecco le canzoni: Pocahontas – Ballata con chitarra acustica, tipica di Neil Young; Rust Never Sleeps Will To Love – Ballata, chitarra acustica, pianoforte, sprazzi di tastiera scritta di fronte al camino pubblicata in American Stars n bars ; Star of Bethlehem – Medium ballad country con slide e batteria delicata American stars and bars; Like a Hurricane – classico medium rock con accordoni di chitarre ritmica laid back e assolo devastante di chitarra ritornello il brano dura oltre 8′ e metà come d’abitudine è occupata dall’assolo che diventa un inno alla distorsione, un classico di Neil Young; Too Far Gone – Un’altra ballata acustica con banjo mandolino e malinconia album Freedom Hold Back; The Tears – Ballata Acustica American stars and bars; Homegrown – Altro medium rock con riffone di chitarra costruito insieme alla batteria e un coro su basso e dms poi chitarre Young Captain Kennedy – Ballata del 1980 in Hawks and Doves ; Stringman – Pubblicato solo su Unplugged Sedan Delivery – Crazy Horse Rust Never Sleeps Powderfinger – rust Never Sleeps Look Out For My Love Crazy Horse Comes a Time.