La tragedia Romeo e Giulietta di William Shakespeare irrompe nei vicoli e nelle piazze del centro storico di Sassari con le riprese di un lungometraggio ispirato all’amore impossibile fra i due giovani e alla disputa fra Montecchi e Capuleti.
Tutto rivisitato in chiave moderna, scritto, girato e interpretato dagli allievi della scuola media di San Donato e dagli abitanti del rione.
Il film è la conclusione di Comizi d’amore, il nuovo progetto del Laboratorio di Cinema di Quartiere, esperienza educativa e sociale nata sei anni fa nell’Istituto comprensivo San Donato e diventato negli anni lo strumento per raccontare il rione superando pregiudizi e problematiche di una delle zone più complicate di Sassari, dove le difficoltà convivono con un microcosmo multietnico di umanità, genuinità, integrazione.
I ragazzi e i residenti di San Donato si muovono fra camera, costumi, trucco e parrucco guidati dal regista e sceneggiatore sassarese Sergio Scavio e dal co-regista Matteo Manunta.
Con loro un gruppo di professionisti che comprende lo sceneggiatore Pier Paolo Piciarelli, l’attore sassarese Alessandro Gazale, la costumista Carla Galleri, la scenografa Robert Piras, il fonico Andrea Campus e il direttore della fotografia Silvio Farina.
Il progetto Comizi d’amore, nome che si rifà al documentario di Pier Paolo Pasolini, è iniziato prima dell’estate con i laboratori di scrittura, sceneggiature e analisi opere, recitazione, costumi, scenografia che hanno coinvolto i ragazzi della scuola. In questi giorni, con l’inizio delle riprese, la tragedia “Romeo e Giulietta” rivive in chiave moderna nelle viuzze del centro storico di Sassari, in un parallelismo fra la lotta dei due innamorati per superare le avversità del destino e quella degli abitanti di San Donato per abbattere le barriere del pregiudizio e far emergere valori e virtù loro e del loro quartiere.