Cultura e spettacolo in piazza a Cagliari per ricordare che anche in Sardegna l’occupazione è precaria e che i salari sono molto bassi.
Artisti sul palco sabato prossimo in piazza del Carmine per la Staffetta per il lavoro. Musica e sketch per rilanciare il messaggio promosso dalla Cgil. Ma anche per raccogliere firme per i quattro quesiti referendari per migliorare le condizioni di chi lavora.
“In Sardegna – ha spiegato il segretario regionale della Cgil Fausto Durante- abbiamo già raccolto ventimila firme nel giro di un mese e mezzo. Ma contiamo di raddoppiare questi numeri, anzi di arrivare a quota 50mila. Molte leggi approvate in questi anni reso il lavoro meno stabile e meno tutelato. Per questo vogliamo avviare un percorso che renda concreto l’articolo numero uno della costituzione. In particolare ci riferiamo a due leggi del jobs act: dopo l’entrata in vigore non c’è reintegrazione per licenziamento ingiusto, ma solo risarcimento. Vogliamo cancellare – ha proseguito Durante – un regime di disparità e discriminazione per aziende sopra e sotto in quindici dipendenti. Poi c’è la piaga della precarietà sintetizzato in un nome: contrato a termine. Sta proliferando perché non si è più obbligati a indagare la causa della scelta del contratto a termine. Altro problema, la questione dei subappalti a cascata”.
Simona Fanzecco, segretaria generale della Cgil Cagliari, ha ribadito il concetto: “Vediamo tanti ragazzi e ragazze – ha detto- anche qualificati che non lavorano: vogliamo che non debbano lasciare la Sardegna. È importante, anche attraverso l’arte, rimettere il lavoro al cento e modificare le norme che hanno precarizzato il lavoro: cultura e spettacolo possono rilanciare questo messaggio. Perchè il lavoro precario o sottopagato significano anche incertezza per il futuro delle nuove generazioni”.
Sul palco dalle 18 anche Lucido Sottile, Armeria dei briganti, Joe Perrino, Matteo Sau e tanti altri per cinque ore di spettacolo.